Difendere il nostro Ospedale: facciamo un comitato
UN COMITATO PER LA SALVAGUARDIA DELL’OSPEDALE DEL MUGELLO
E PER IL MANTENIMENTO DEI SERVIZI SOCIO-SANITARI
Mi rivolgo pubblicamente a tutte le istituzioni, alle realtà politiche e associative del Mugello, e a tutti i cittadini. Perché credo che occorra mobilitarsi in modo assai più deciso per salvaguardare il livello dei servizi sanitari nella nostra zona.
L’ospedale del Mugello è a rischio. E una sua chiusura sarebbe drammatica per il Mugello. Purtroppo ci sono segnali di grande preoccupazione circa il futuro del nostro ospedale. In primo luogo le sue condizioni strutturali, sul piano statico e antismico. Tali da richiedere interventi economicamente rilevanti. Senza che nessuno degli enti responsabili, in primo luogo la Regione Toscana, abbia finora detto una parola chiara e certa circa gli impegni da assumere per assicurare i necessari finanziamenti.
A questo si aggiunge un progressivo depauperamento di servizi sanitari e di personale. E periodicamente riappare l’intenzione nazionale di chiudere le strutture sotto i 120 posti letto.
A fronte di questo scenario finora la reazione e il grado di attenzione sono apparsi del tutto insufficienti. Dobbiamo invece unire le forze, senza delegare ad altri, e in prima persona seguire in modo forte, assiduo, consapevole e competente questo problema.
Da qui la proposta di formare un comitato unitario, che veda mettersi insieme, in un impegno comune, tutte le istituzioni locali, i partiti, i movimenti e le liste civiche, le associazioni di ogni genere, i sindacati e le organizzazioni di categoria, e tutti i cittadini. Un comitato che non dia tregua a chi pensa, senza dirlo, che chiudere l’ospedale del Mugello sarebbe un buon risparmio economico, un comitato che pressi le istituzioni superiori, che chieda conto, che pretenda informazioni certe e impegni precisi. Senza ambiguità, senza sviamenti, senza silenzi.
L’invito è rivolto anche e in primo luogo alle istituzioni locali. Finora, forse perché poco informate, non hanno manifestato con la dovuta decisione la loro preoccupazione su un argomento che è invece di fondamentale importanza per tutta la popolazione mugellana. L’auspicio è quello che da parte loro si scelga di stare dalla parte dei cittadini e di non essere tentati, per convenienze politiche, a tollerare o addirittura coprire le intenzioni poco chiare di Asl e Regione. I comuni devono mettersi alla testa di un’iniziativa di mobilitazione. Se non lo facessero si assumerebbero una grave responsabilità.
Per aderire al comitato è già aperta una casella di posta elettronica [email protected], e presto con chi aderisce organizzeremo un incontro pubblico per formalizzare la costituzione del comitato e organizzare le prime iniziative di mobilitazione.
Luca Margheri
© il filo, Idee e notizie dal Mugello, fascicolo 256 febbraio 2014