Due milioni di euro persi dall’Unione dei Comuni, per opere non realizzate
MUGELLO – Nell’ultimo consiglio dell’Unione dei Comuni del Mugello si sono approvate variazioni al bilancio. Tra queste “la restituzione di 1.828.125 euro alla Regione Toscana relativo a progetti non completati nell’ambito dell’addendum per la compensazione dei danni nel nostro territorio fatti dall’Alta Velocità” . Lo denuncia il gruppo Mugello in Comune – formato dai consiglieri in Unione dei Comuni del Mugello Tatiana Bertini, Leonardo Romagnoli, Stefano Berni, Emiliano Salsetta, ed è cosa grave.
Si sta parlando delle risorse dell’Addendum dell’Alta Velocità, che risale al 2002. Erano risorse stanziate da vari ministeri, Tav e Cipe per un importo di circa 57 milioni di euro da utilizzare per la realizzazione di una lunga serie di opere pensate per la mitigazione dell’impatto ambientale dei lavori dell’Alta Velocità in Mugello, in particolare per i danni patiti da torrenti e falde acquifere. Un accordo di programma fu poi sottoscritto nel 2007 e approvato dalla Regione Toscana dove venivano indicate opere, soggetto realizzatore e i finanziamenti necessari.
“Oggi a 15 anni di distanza – denuncia Mugello in Comune – con questo provvedimento ( e altri simili approvati dalla Città Metropolitana) si prende atto di un fallimento più volte sottolineato in questi anni dal gruppo Mugello in Comune in occasione dell’approvazione di bilanci preventivi e consuntivi dove spiccava un consistente avanzo legato alla mancata realizzazione di opere e di investimenti, come i laghetti a servizio dell’agricoltura previsti da quell’accordo la cui costruzione veniva affidata all’allora comunità montana. Si dirà che questi fondi dovranno comunque far parte di un nuovo accordo e che recentemente è stato trovata una collaborazione con il Consorzio di Bonifica per la futura gestione delle opere da realizzare, ma resta comunque la gravità di una situazione che per 15 anni ha ritardato l’attuazione di interventi che gli attuali andamenti climatici, che ci prospettano un futuro con emergenze legate alla siccità, hanno reso quasi indispensabili. Sembra si tratti di un ridimensionamento rispetto a quanto previsto a suo tempo, sia per il mancato versamento di ben 16 milioni da parte di Cipe e ministero dell’ambiente, sia per l’aumento dei costi di costruzione intercorsi con il passare del tempo. Dopo 15 anni il Mugello non solo non ha visto la completa attuazione delle opere , ma si prospetta un futuro con interventi che saranno ulteriormente ridimensionati rispetto alle previsioni con un danno che si aggiunge a quello subito dal territorio con i lavori dell’alta velocità”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 1 Dicembre 2022