È deciso: Borgo Migliore e il sindaco Omoboni entrano nel PD di Borgo
BORGO SAN LORENZO – Omoboni ce l’ha fatta. Da tempo, nonostante silenzi e smentite coltivava l’idea di passare al Pd, e ora anche il suo gruppo “Borgo Migliore” ha dato il via libera. Con una votazione certo non unanime, visto che su 29 iscritti 22 hanno partecipato all’assemblea, e 13 hanno votato a favore, mentre 6 hanno votato contro e 3 si sono astenuti.
Le motivazioni della scelta sono riportate nel corposo documento che è stato approvato nell’ultima assemblea di Borgo Migliore.
Lo riportiamo qui, integralmente. La sostanza, comunque, come spesso accade nei documenti politici, la si legge nell’ultimo capoverso. Quando si scrive:
La nostra proposta è quindi quella di approdare all'interno del Partito Democratico come Borgo Migliore, pur nella logica del dialogo e dello stretto rapporto con chi vorrà comunque continuare a sostenere questo progetto dall'esterno nel rispetto del pluralismo delle storie personali, trasformando B.M. in un soggetto diverso e aperto al quale tutti possono fare riferimento per proseguire il cammino sin qui condiviso, sempre nella logica del superiore interesse generale, nell'interesse dei cittadini di Borgo San Lorenzo.
Ecco comunque il documento integrale.
Borgo Migliore è nata nel maggio 2014 come lista civica collocata nel campo del centro sinistra come esito del variegato impegno a sostegno della candidatura a sindaco di Paolo Omoboni nelle primarie prima e nelle amministrative poi. Lo scopo era chiaro e preciso: aprire le porte della vita politica borghigiana a tutte quelle persone vogliose di discutere e di partecipare, ma che non trovavano nessun interlocutore politico capace di ascoltare, recepire istanze, mediare.
La vivace campagna elettorale di Borgo Migliore è stata caratterizzata dalla centralità dei temi proposti nel programma di governo locale con la convinta determinazione ad agire coerentemente una volta chiamati ad amministrare Borgo San Lorenzo.
La netta vittoria al primo turno del sindaco Omoboni (il più votato nella storia di Borgo) ed il brillante risultato della lista (16,6% di voti e tre consiglieri eletti, due assessori nella nuova giunta) hanno contribuito insieme al Pd e Sel a rafforzare il centro sinistra borghigiano, portando nuova linfa a questa proposta politica uscita non proprio brillantemente dalla precedente esperienza amministrativa.
In due anni e mezzo circa gli amministratori di Borgo Migliore hanno contribuito in maniera costante ed efficace a rendere Borgo San Lorenzo davvero un luogo migliore. Hanno messo mano con coraggio alla riorganizzazione della macchina amministrativa comunale, hanno iniziato e stanno proseguendo importanti opere urbanistiche (da sottolineare l’approvazione del R.U.C.), è stata data muova linfa al settore culturale. Il percorso sembra tracciato e prosegue, ma a circa metà mandato è già possibile fare alcune valutazioni sulla qualità di questo nuovo corso amministrativo.
Siamo di parte, ma non possiamo non rimarcare il clima nuovo che si è instaurato, il diverso rapporto con i cittadini e la capacità d’ascolto rispetto ai problemi che questi sollevano. Ma è altrettanto innegabile che un’amministrazione comunale, pur capace, pur seriamente impegnata, i miracoli non li può compiere anche a causa della cronica scarsità di risorse economiche disponibili. Così risulta faticoso fare buona politica, quella che ci piace, quella che riesce a fornire risposte concrete alla comunità, soprattutto nei confronti dei più bisognosi.
Ma noi che abbiamo deciso di impegnarci in politica, che vogliamo contribuire al miglioramento della vita comune, non possiamo rassegnarci e dobbiamo riuscire a trovare metodi e modi che ci diano la possibilità di perseguire i nostri obiettivi di realizzare ciò che ci proponiamo: una politica al servizio dei cittadini caratterizzata da un chiaro ruolo di governo chiamati poi alla responsabilità di esercitarlo.
Tutto ciò premesso però alcune valutazioni sono conseguenti all’esperienza di questi due anni e mezzo: crediamo sia necessaria una ridefinizione del ruolo del sindaco nell’ambito dei rapporti sovracomunali, con una più forte connotazione politica.
Riconoscendoci convintamente nel centro sinistra e guardando al nostro futuro come forza di governo vogliosa e determinata a proseguire l’azione già intrapresa, crediamo che sia giusto, utile e funzionale superare la positiva esperienza civica per provare a migrare il nostro bagaglio di idee, di persone e di capacità verso un approdo più strutturato quale quello del Partito Democratico, superata la fase dialettica per ritrovare una comunione di intenti e di obiettivi.
L’attuale fase politica caratterizzata dalla volontà riformista del gruppo dirigente nazionale del Pd esplicata in particolare dalla proposta di riforma della Costituzione, ci impone questa riflessione e ci indica la strada di una nuova fase partecipativa più organizzata e da intraprendere all’interno del Pd entrandovi dalla porta principale e portando al suo interno tutte le nostre capacità, il nostro entusiasmo, la nostra libertà di pensiero.
La nostra è la volontà di costruire, quella di realizzare ponti e non muri, sostenuti dal coraggio e dall’autorevolezza che ci contraddistingue. Tutte le forze e le culture politiche presenti all’interno di Borgo Migliore potranno dare un contributo a questa nuova fase, mantenendo fede alla volontà di includere e non di escludere.
La nostra proposta è quindi quella di approdare all’interno del Partito Democratico come Borgo Migliore, pur nella logica del dialogo e dello stretto rapporto con chi vorrà comunque continuare a sostenere questo progetto dall’esterno nel rispetto del pluralismo delle storie personali, trasformando B.M. in un soggetto diverso e aperto al quale tutti possono fare riferimento per proseguire il cammino sin qui condiviso, sempre nella logica del superiore interesse generale, nell’interesse dei cittadini di Borgo San Lorenzo.
Il primo commento del coordinatore di Borgo Migliore Giacomo Bagni: “L’esito dell’assemblea di ieri sera segna un passaggio decisivo per il futuro politico di BM e del sindaco Omoboni. Credo che la decisa maggioranza che ha condiviso e approvato il documento politico che di fatto ci dà mandato a considerare il nostro possibile ingresso nel Partito Democratico, conferma come questo percorso politico, iniziato con le primarie del 2014 possa avere un giusto compimento nel portare il nostro contributo di novità all’interno del partito di maggioranza. Rimane invariata la volontà di collaborazione e di condivisione anche con coloro che, pur non aderendo al PD, si riconoscono nella maggioranza di centrosinistra uscita dalle elezioni ed hanno fin qui lavorato seriamente e lealmente in consiglio comunale”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 26 ottobre 2016
Sara’ contento quel 16,6% di borghigiani che ha votato Borgo Migliore e tutti coloro che hanno votato Omoboni alle primarie di coalizione in quanto uomo non del PD.