E se i positivi Covid smettessimo di contarli?
MUGELLO – Il contagio si diffonde sempre più, e son rare le persone che non abbiano, tra qualche familiare o amico, un positivo al Covid. E’ un’ondata dell’epidemia forte e vistosa. Perfino ovvio: le varianti, sempre più contagiose, la ripresa piena della vita sociale, senza troppe cautele, e il fatto che vaccino o malattia pregressa non preservano del tutto dal contagio. Ovvio, e forse inevitabile.
Ma c’è una differenza fondamentale. Nonostante i tanti malati, gli ospedali stavolta, almeno per il momento, non sono al collasso. Il virus è più contagioso, ma colpisce meno duro, ed è assai meno letale. Merito della campagna di vaccinazione. Un vaccino benedetto, perché se non fa il miracolo di renderci assolutamente indenni dal virus, nella gran parte dei casi attutisce il colpo, trasforma il temibile coronavirus in una semplice e superabile influenza, salva tante vite.
Quindi ora lo scenario è cambiato, radicalmente. Tanti, tantissimi stanno contraendo il virus, e diffonderanno ulteriormente l’epidemia. Ma gli effetti sarannno più lievi, meno drammatici. Allora ha poco senso che si continui con la contabilità dei tamponi positivi. Anche in Mugello stanno crescendo, ed è più che ovvio. Ma adesso a che serve questa contabilità quotidiana? Non sarebbe meglio fornire altri dati? Dire quanti malati di Borgo San Lorenzo, di Firenzuola, di Palazzuolo, di Barberino di Mugello sono all’ospedale per Covid. Quanti sono in terapia intensiva, quanti sono i decessi. E magari far sapere anche quanti sono i non vaccinati finiti in ospedale.
Questi numeri servirebbero. Ma indugiare sui cento casi, dei quali novantotto sono lievi, con un po’ di raffreddore e mal di gola, o perfino asintomatici, finisce soltanto per fuorviare, per creare un’atmosfera di inutile preoccupazione. E non è un problema solo di preoccupazione. Perché l’incremento dei positivi, pur lievi, costretti all’isolamento, e che provocano a raggiera quarantene sempre più estese, ci sta di nuovo portando alla paralisi, con gravi conseguenze sociali ed economiche.
Occorrerà cambiare radicalmente approccio, anche rivedendo le modalità di isolamento. Perché non si può tornare al blocco di tutto, solo perché qualcuno ha deciso che non si vuol vaccinare.
Sicuramente ai vertici dell’USL e della Regione di tutto questo stanno ragionando. E ci permettiamo di chiedere ai nostri sindaci di sollecitare. Perché occorre fare delle scelte, e farle alla svelta.
Il Filo
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 27 Dicembre 2021
Comunque i positivi sono quasi tutto fra i vaccinati. Ma cosa racconta ? Certo smettiamo di contarli sennò qualcuno si accorge che essersi vaccinati non protegge. Comodo eh??