Elezioni del Consiglio del Comprensivo borghigiano. Intervista ai genitori delle due liste
BORGO SAN LORENZO – A pochi giorni dalle votazioni che porteranno alla formazione del primo Consiglio dell’Istituto Comprensivo di Borgo, abbiamo rivolto qualche domanda alle due liste di genitori in lizza per il posto di rappresentanti (articolo qui).
- Chi siete?
In Cammino – Genitori con la scuola “Siamo un gruppo di genitori con i figli frequentanti la scuola d’infanzia, primaria e media che hanno deciso di impegnarsi in un organo collegiale importante come il Consiglio di Istituto in una realtà educativamente nuova come il Comprensivo. Alcuni di noi sono già stati consiglieri nel Consiglio di Istituto di infanzia e primaria, altri hanno portato e portano tutt’ora il loro contributo partecipando in prima persona alle “battaglie” che abbiamo portato avanti, condividendo con noi un metodo di confronto improntato al rispetto reciproco degli interlocutori, alla volontà di partecipare in modo fermo, attivo e propositivo cercando di risolvere le criticità incontrate”.
Scuola libera tutti “Siamo un gruppo di genitori, i cui figli frequentano i diversi ordini di scuole dell’Istituto Comprensivo di Borgo San Lorenzo, sia nel capoluogo sia nelle frazioni. Il nostro confronto –come spesso succede- è partito dalla condivisione di un disagio: infatti l’inizio dell’anno scolastico è stato segnato da grandi difficoltà, come la messa in discussione di importanti progetti didattici, senza che le famiglie venissero coinvolte adeguatamente. La nostra intenzione iniziale di unirsi per lavorare assieme e offrire un contributo alla scuola è poi cresciuta nel tempo, stimolando un confronto appassionato su molteplici aspetti della vita scolastica, fino a farci condividere idee, progetti, prospettive, aspettative, anche in vista dell’ormai prossima elezione del nuovo Consiglio di Istituto”.
- Qual è il vostro scopo?
In Cammino – Genitori con la scuola “Vogliamo partecipare e dare un contributo al neonato Istituto Comprensivo, portando la voce di quei genitori che, oltre la critica, vogliono intravedere una reale risoluzione dei problemi. Vogliamo dialogare con le componenti del Consiglio di Istituto, convinti che la condivisione, l’ascolto e la ricerca di una più ampia unità di intenti e di vedute sia il migliore strumento che la nostra società possa trovare, anche nel campo scolastico. Questo è stato il nostro intento in questi anni, questo ha dato dei frutti importanti e questo vogliamo portare avanti. Dialogo non significa sottomissione: basta andare a vedere le delibere che alcuni di noi hanno firmato in questi anni e i documenti, le discussioni e le decisioni prese in quest’ultimo anno”.
Scuola libera tutti “La scuola in cui crediamo è una scuola partecipata, inclusiva, aperta, dinamica, trasparente e accogliente. Questi sono i capisaldi del nostro programma. Vorremmo un Consiglio d’Istituto autorevole, che possa lavorare su temi comuni e con modalità condivise mettendo insieme genitori, personale della scuola, insegnanti e dirigenza. Vorremmo una scuola con un progetto formativo unitario, che si declini in modo trasversale accompagnando con continuità i nostri ragazzi dai 3 ai 15 anni nei diversi ordini di scuola. Vorremmo dare voce alle famiglie, raccogliendo le istanze, facendocene carico e portandole costruttivamente in Consiglio d’Istituto. Vorremmo affiancare e sostenere gli organi collegiali, la dirigenza e le istituzioni locali nel difficile percorso di sviluppo dell’Istituto Comprensivo, proponendo idee, progetti, e portando la nostra competenza ed il nostro entusiasmo”.
- Perché vi siete messi in gioco in questa elezione?
In Cammino – Genitori con la scuola “Perché sostanzialmente l’abbiamo già fatto; la scuola è fatta di tante componenti, di tanti momenti educativi, di aggregazione, di apertura e di condivisione. E ci sia concesso perché ci crediamo, non come è stato detto perché qualcuno ci ha guidato o addirittura ha trovato il nome alla lista. Noi non ci facciamo guidare se non dallo spirito che ci ha unito in questi anni”.
Scuola libera tutti “Perché vogliamo tutto questo? Per i nostri figli e per l’intera comunità locale. In che modo intendiamo lavorarci? Con il nostro stile positivo e propositivo: determinati, aperti al confronto, pronti al cambiamento. Noi ci mettiamo la faccia. E continueremo a mettercela indipendentemente dal nostro ingresso in Consiglio”.
- In cosa differite dall’altra lista?
In Cammino – Genitori con la scuola “Crediamo che gli obbiettivi siano comuni, ovvero il bene della scuola. Qualcuno potrebbe obiettare che a dividerci siano i toni, più accesi gli uni più pacati gli altri; ma non è tra rivoluzione e servilismo che si gioca la partita a nostro avviso. A differenziarci forse è l’esperienza maturata in questi anni e la consapevolezza che se si è in tanti, se si lavora bene insieme si possono portare a casa risultati concreti. Ci si migliora, ascoltando e dialogando, cercando insieme una strategia comune. Non siamo i fiancheggiatori di un sistema, perché con quel sistema ci siamo già confrontati e, in qualche caso, siamo stati determinanti nel contribuire in parte a cambiarlo o a migliorarlo”.
Scuola libera tutti “Non certo l’obiettivo finale, perché sicuramente tutti vogliamo che i ragazzi possano vivere a scuola un’esperienza formativa significativa. Sono le modalità d’intervento a differenziarci, lo stile con cui intendiamo raggiungere gli obiettivi. Per noi è molto importante essere competenti, positivi e propositivi ma riteniamo che in certi momenti servano segnali forti, specialmente quando gli interlocutori istituzionali evitano il dialogo: è proprio in questi casi infatti che occorre portare con determinazione le questioni aperte sul tavolo giusto, quello del Consiglio d’Istituto. Dopotutto anche la stesura dell’esposto, che ha raccolto così tante firme, è stata la conseguenza di questa chiusura. Noi crediamo che per risultare efficaci e concreti si debba essere rispettosi ma senza timore a mostrarsi anche risoluti. Famiglie, docenti, personale non docente, dirigenza, tutti devono potersi confrontare ed esprimere liberamente su temi importanti come, ad esempio, il Piano dell’Offerta Formativa, i criteri per la programmazione educativa, il calendario scolastico, il Regolamento di Istituto. Tutto questo, e molto altro ancora, è nella piena competenza del Consiglio d’Istituto ed è dunque proprio per portare in discussione questi temi che vorremmo esservi presenti come consiglieri”.
- Cosa pensate di alcuni episodi che hanno “turbato” la vita scolastica borghigiana, dal caso fotografie di classe al caso della ricreazione?
In Cammino – Genitori con la scuola “Molti sono stati gli episodi in questo ultimo anno che hanno turbato la comunità scolastica e non solo. Si sono create situazioni veramente incresciose, tanto che la nostra scuola è andata su quotidiani e televisioni nazionali. Quando la comunicazione e la volontà da parte di tutte le componenti della scuola, dirigenza compresa, di chiarire ogni singola situazione sarebbe bastata a stemperare gli animi e iniziare a trovare soluzioni. Ogni episodio nasce da situazioni ben precise, da problematiche specifiche che occorre conoscere per riuscire a risolvere. Per quanto riguarda la foto di classe esistevano una serie di problemi che potevano sembrare insormontabili, dalla privacy alla responsabilità di chi faceva la foto, ma che poi alla fine abbiamo contribuito come Consiglio d’Istituto a risolvere. La ricreazione è stato un altro problema che si è affacciato alla costituzione del Comprensivo, che assommava tutta una serie di circostanze, dal problema della vigilanza al vuoto normativo. Siamo convinti che un Consiglio d’Istituto nella sua completa autonomia e legittimità possa arginare problematiche che potrebbero, come queste, affacciarsi”.
Scuola libera tutti “Sono due esempi lampanti di come l’azione unilaterale forzata e non condivisa possa portare ad inutili incomprensioni e gonfiare piccoli problemi fino a farli diventare questioni addirittura di interesse televisivo. In casi come questi oltretutto è necessario che qualsiasi decisione sia accompagnata da spiegazioni trasparenti e lineari e questo purtroppo non è avvenuto. Il caso della foto di classe, ad esempio, sembra che abbia trovato una parziale soluzione anche grazie al contributo di alcuni genitori volenterosi, che hanno analizzato con attenzione la questione per risolvere un problema nato da un interpretazione normativa unilaterale ed arbitraria.
Anche la questione della ricreazione, che a conti fatti si è rivelata cosa di poco conto visto che alla fine tutto è rientrato, è stata a nostro avviso formalmente discutibile: infatti, andare ad introdurre modifiche sostanziali al Regolamento di Istituto proprio nei due mesi in cui il Consiglio, che ne ha competenza, non era ancora stato formato ci è sembrato decisamente inopportuno”.
- Quali istanze ponete nei confronti dell’amministrazione comunale?
In Cammino – Genitori con la scuola “Per quanto riguarda i rapporti con l’Amministrazione Comunale, diciamo che negli ultimi anni sono stati molto producenti e vorremmo che continuassero all’insegna della collaborazione e del pieno rispetto di compiti e prerogative. Pensiamo alla Commissione Mensa o alla Commissione Sicurezza, in cui accanto a genitori del Consiglio di Istituto e genitori esperti esterni c’erano rappresentanti della scuola e del Comune. Commissioni messe su insieme e che sarebbe bene secondo noi portare avanti. Abbiamo anche idiscusso, per esempio, su come fosse possibile migliorare i disagi derivanti dalla messa in sicurezza delle strutture scolastiche, decisione presa dal Comune e sostenuta dalla scuola. Tra le due istituzioni è bene secondo noi pensare in una logica di mediazione, di collaborazione, non solo con l’Amministrazione Comunale, attenta alle esigenze della scuola, ma anche con realtà associative “altre”, esterne alla scuola ma che fanno parte del tessuto sociale della comunità borghigiana. Solo così la scuola esce dall’ombra dell’autoreferenzialita e si apre veramente al territorio”.
Scuola libera tutti “Il tema della sicurezza dei plessi è uno dei nostri temi principali. Siamo in zona a sismicità storica conclamata e non vogliamo far finta di nulla. Chiederemo senz’altro l’apertura di un tavolo permanente per l’edilizia scolastica tra organi della scuola e amministrazione comunale per essere messi a conoscenza del piano di azione per il progressivo adeguamento di tutti gli edifici alla normativa antisismica.
Gli spazi mancanti, la manutenzione ordinaria, il funzionamento della mensa, i trasporti scolastici e l’accessibilità dei plessi sono altri temi importanti che richiedono uno scambio di informazioni costante con le famiglie nonché -per gli ambiti di competenza- il monitoraggio continuo del Consiglio. Già in questi mesi abbiamo avviato un dialogo costruttivo con l’Amministrazione comunale, che contiamo di consolidare e ampliare”.
Si voterà domenica 25 dalle 8.00 alle 12.00 e lunedì 26 dalle 8.00 alle 13.30, presso la scuola media “Giovanni Della Casa” in via Don Minzoni. Si potranno dare fino a due preferenze, scegliendo i nomi all’interno della stessa lista.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 23 novembre 2018
entrambi le liste fatte di genitori troppo invasivi..i genitori nno devono entrare nella gestione della scuola..ogniuno facci il suo……fa bene la direttrice nappa a usare la bacchetta dura con gli studenti
Forse lei non ha mai partecipato ad un Consiglio di Istituto.
avanti la preside nappa!