Il Governatore Nencetti racconta la Misericodia di Dicomano
DICOMANO – Abbiamo intervistato Francesco Nencetti, governatore della Misericordia, per raccontare un po’ di storia di della confraternità dicomanese.
Quando è nata a Dicomano la misericordia? Ci racconti qualche ricordo e aneddoto? La Misericordia di Dicomano è stata fondata da un gruppo di volenterosi nel 1945, alla fine della Seconda Guerra Mondiale. L’anno scorso ricorreva il 70° anniversario dalla sua fondazione. La prima ambulanza fu un mezzo dell’esercito americano lasciato in dono. Da allora di strada ne è stata fatta veramente tanta. Io ho iniziato a fare volontariato all’età di 11 anni, in occasione dell’inaugurazione di un’ambulanza. Di aneddoti ce ne sarebbero tanti perché le persone che sono passate a svolgere la propria opera sono state davvero moltissime. La cosa più importante che mi preme di sottolineare é il ringraziamento a tutti i volontari che si sono alternati negli anni. Da chi si è fermato solo per un saluto, a chi, purtroppo, ha avuto bisogno di noi e, naturalmente, a tutti i nostri soci e agli insostituibili volontari che per 365 giorni l’anno donano il proprio tempo libero per aiutare gli altri. Anche lo storico Gruppo Fratres prosegue nella sua attività di raccolta sangue, un bene sempre più prezioso. Anche il Gruppo di Protezione Civile é una parte molto attiva della Confraternita.
Hai qualche personaggio volontario o socio dicomanese che vuoi ricordare? Le persone da ricordare sarebbero tutti e sono, come ti dicevo, tanti. In segno di riconoscenza vorrei ricordare i governatori miei precedessori: il primo e storico governatore Libero Santoni, seguito da Ruggero Ciappi e da Romano Fezzi che, pur in maniera diversa, hanno sempre condiviso gli ideali della Misericordia con il motto “Iddio te ne renda merito”.
Come è stato il 2015? Il 2015 è stato un anno importante per noi perché si sono festeggiati anche i 30 anni dalla nascita della sezione di Contea, piccola ma molto funzionante: in servizio ci sono tre mezzi, uno per i disabili, un’ambulanza e una vettura per i servizi sociali. Ultimamente abbiamo benedetto e inaugurato la prima colonnina con defibrillatore DAE nel parcheggio di questa stazione, che ci è stata donata da un’azienda di Contea in memoria di tre amici: Pio Innocenti, Piero Bargagni e Rolando Grifoni. Alla fine del 2015 c’è stata l’iniziativa e la volontà di donare al plesso scolastico di Dicomano un defibrillatore automatico per adulti e pediatrico grazie al progetto “Cuochi si nasce” (articolo qui), in memoria di Giacomo Nencetti, morto 4 anni fa a 25 anni per arresto cardiaco e che mi vede direttamente coinvolto perché mio fratello. E’ stata una cosa a cui ho tenuto molto sia come parente sia come governatore
Quali carenze o problemi ti senti di evidenziare per la nostra zona? Carenze e problemi della nostra zona sono principalmente quella della copertura dei servizi: sia per quanto riguarda la copertura dei servizi sociali, che vanno dall’accompagnamento dei dializzati all’ospedale o alle visite con la vettura, fino ai servizi ordinari con ambulanza e mezzi attrezzati e al servizio di emergenza che attualmente è di 12h al giorno con il medico a bordo ma che, nei primi mesi del 2016 si trasformerà in servizio 24h con infermiere a bordo. Per tutti questi servizi servono necessariamente più volontari ed è per questo che faccio un appello a venire a trovarci in sede per entrare in questo fantastico mondo del volontariato. Ricordo che la Misericordia è un’associazione no profit, apolitica e apartitica con elemento fondante gli insegnamenti cristiani e che opera per il bene della comunità locale e di chi ne ha bisogno. Anche solo un po’ di tempo libero può fare molto per aiutare gli altri specialmente in paesi piccoli come il nostro e con il periodo che stiamo passando.
La nuova sede è stata una bellissima riqualificazione per la cittadinanza, cosa ne pensi? Un vero e proprio coronamento di un sogno che da decenni tutti noi volontari avevamo: avere spazi rispondenti alle nuove necessità, a norma di legge e a tutte le richieste che ci vengono fatte. Inoltre la riqualificazione dei locali penso siano stati importanti sia per dare nuova vita alla piazza principale del paese, sia per i locali stessi che erano stati costruiti per altri scopi, ma che sono rimasti comunque in uso alla popolazione.
Cosa ti senti di suggerire ai giovani dicomanesi? Ai giovani dicomanesi vorrei suggerire di venire a trovarci alla Misericordia. Stiamo cercando con i nuovi locali per creare un ambiente favorevole al “fare gruppo”, lontani dallo sballo e dalle devianze. La nostra speranza è che la Misericordia si riempia di giovani per proseguire il cammino iniziato nel 1244 quando è stato fondata la prima misericordia a Firenze e che prosegue fino ad oggi e, speriamo, per sempre. Ma come dicevo servono sempre nuovi volontari, nuove idee e nuovi stimoli per riuscire ad andare avanti.
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© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 20 gennaio 2016