“Il nostro paese ha bisogno di rinnovamento e buone energie”. Intervista a Laura Barlotti, candidata di Dicomanocheverrà
DICOMANO – Continua il percorso di avvicinamento alle elezioni amministrative del prossimo Giugno. Stavolta siamo andati a Dicomano e abbiamo parlato con Laura Barlotti, candidata per il gruppo Dicomanocheverrà, che sfiderà Massimiliano Amato del centrosinistra e Saverio Zeni per il centrodestra.
Laura Barlotti, anima della lista civica di opposizione Dicomanocheverrà, sarebbe pronta ai compromessi che necessariamente comporta governare un Comune?
“Un sistema democratico si basa sull’ascolto e quindi anche su compromessi e mediazioni finalizzate a tenere conto delle varie istanze, cosa che non è stata fatta fino a oggi. L’attuale amministrazione Passiatore-Pd ha brillato per lo scarso rispetto verso chi la pensa diversamente, senza riconoscere il ruolo dell’opposizione che invece è fondamentale per la democrazia”.
Una delle vostre bandiere è stata l’opposizione al progetto eolico sul monte Giogo di Villore. Adesso che l’approvazione è arrivata, cosa farebbe se venisse eletta?
“Continuerei ad oppormi, e in caso di realizzazione a vigilare molto attentamente sui lavori, a tutela di cittadini e territorio”.
La sua maggior critica alla Giunta Passiatore?
“Sono talmente tante, specie da un punto di vista gestionale, di rapporto con i cittadini e con le associazioni, che non è possibile citarne solo una. Sicuramente ha spacciato come proprio merito finanziamenti e interventi di altri Enti, peraltro richiesti da tempo, utilizzando ogni volta il tutto in termini propagandistici, a partire dalla passerella pedonale del ponte di Contea che cinque anni fa in piena campagna elettorale sembrava cosa già fatta e che invece ancora deve vedere la luce, per poi continuare con gli interventi di Rfi e con la Casa di Comunità, che già sembrava pensata e terminata durante la campagna elettorale del 2019 attraverso la distribuzione di un volantino che ne mostrava una foto, e la cui prima pietra, con tanto di apposita inaugurazione, è stata posta solo qualche giorno fa, e di nuovo in piena campagna elettorale.
Inoltre, in questi anni il quadro socioeconomico di Dicomano è peggiorato molto senza che nessuno abbia mosso un dito. Le fiere sono state declassate a delle mere feste paesane, senza iniziative di qualità, approfondimenti che diano realmente voce ai nostri operatori. Stessa cosa per quanto riguarda i servizi sociosanitari molto peggiorati, con una scarsa iniziativa da parte del comune.
Il palazzo comunale oramai assomiglia sempre più ad una scatola vuota considerato che tutto o quasi è stato esternalizzato con pessime ricadute sui cittadini: pensiamo al servizio mensa molto peggiorato e alla manutenzione dei cimiteri che versano in condizioni pietose, per non parlare poi della scelta di portare servizi essenziali come acqua, luce, gas e rifiuti in borsa, attraverso la Multiutility. Ci stiamo rendendo conto? Davvero una pericolosa deriva.
Infine, per quanto riguarda l’aspetto più politico, c’è stata una forte tendenza alla personalizzazione della politica e dell’azione amministrativa da parte del Sindaco, con un Pd dicomanese inesistente e totalmente schiacciato sull’azione del primo cittadino. Infatti Amato sembra più essere il candidato di Passiatore, un candidato scelto in fretta e furia, senza particolari meriti o dimostrate capacità, inserito in Giunta in sostituzione di un assessore che fin dalla prima ora aveva sostenuto Passiatore. Per questo viene da pensare, che Amato sia stato scelto dal Sindaco, nel totale silenzio del Pd, solo per la promessa fedeltà alla sua persona, nonché per evitare altre candidature. Per non parlare poi delle alleanze: c’è stata in questi anni una costante tendenza alla mistificazione politica tanto da dichiarare la presenza nel comune di Dicomano del partito di Italia Viva solo al fine di creare un’alleanza politica di comodo (cosa della quale non c’era bisogno data la vicinanza del PD di Dicomano con il partito di Renzi), nonostante nei manifesti elettorali non siano presenti i simboli di Pd, Italia Viva e Socialisti. Quasi un tentativo di voler camuffare il tutto”.
E invece una cosa positiva fatta in questi anni?
“Aver inaugurato nel primo mandato progetti dell’amministrazione Ciucchi. Poi sicuramente grazie al PNRR sono stati presi diversi soldi, come successo in quasi tutti i Comuni, soldi che sarebbe stato grave non intercettare e che potranno essere utilizzati per gli investimenti. Tuttavia, penso al teatro degli ex Macelli, molto spesso non c’è un’idea di come poter gestire davvero queste strutture una volta completate e soprattutto con quali risorse, considerato il magrissimo bilancio del Comune. Anche su tutto questo non c’è mai stato un confronto, cosa che invece sarebbe stata molto opportuna, prima di procedere con interventi così impattanti”.
Si trova a sfidare anche Saverio Zeni, editore di OKMugello. Che effetto le fa?
“Contano la correttezza e il rispetto”.
Chi vorrebbe in Giunta? E come assessore all’Ambiente?
“Persone con competenze e non in cerca di una sedia o di una integrazione dello stipendio. Abbiamo molte competenze in lista, relative a più settori con esperienze di lavoro sia nella pubblica amministrazione che nel privato. Tuttavia abbiamo anche persone non in lista che collaborano con noi e che sarebbero disponibili ad un incarico”.
La sua idea per lo sviluppo di Dicomano?
“Decoro urbano: Dicomano deve diventare più accogliente e curato; Turismo, valorizzando Dicomano anche come porta di accesso al Parco delle Foreste Casentinesi e mettendo a disposizione un’informazione più capillare e costante su tutto ciò che offre il territorio; Valorizzazione dei prodotti tipici, provando a creare un distretto; Nuovi luoghi di incontro per i giovani. Ci sono poi problemi di vicinanza e sostegno a tutte le attività, incluse quelle artigianali e questi possono essere affrontati solo con un confronto ed un ascolto costanti anche con le associazioni di categoria. Dicomano deve fare leva su tutte quelle piccole cose che un piccolo paese può offrire e per questo deve caratterizzarsi”.
Sareste pronti ad ospitare altri migranti? Magari un altro Cas?
“Certo, nella consapevolezza che deve esserci un percorso di accompagnamento e crescita anche da un punto di vista professionale, oltre che di condivisione con la popolazione. Accogliere non significa mettere a disposizione dei “contenitori” ma significa molto altro”.
In questi giorni la questione delle gestioni associate, e in particolare quella della Municipale tra Vicchio e Dicomano, ha fatto molto parlare i vostri vicini di Vicchio. Lei cambierebbe qualcosa in merito?
“La vicenda Polizia Municipale tra Dicomano e Vicchio resta a oggi una vicenda non chiara nonostante diverse richieste fatte sia a livello comunale sia a livello di Unione. Ciò premesso il servizio di polizia municipale attualmente non funziona. Pertanto, deve essere rivisto e ripensato. E’ uno dei punti più importanti del nostro programma. In quanto al resto le gestioni associate in generale devono essere spinte e potenziate nell’ottica però di fornire servizi migliori ai cittadini e non peggiori”.
Chiuda con un messaggio agli elettori.
“Crediamo che Dicomano abbia un estremo bisogno di rinnovamento, per trovare una nuova energia, e recuperare anche la propria identità”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 5 Maggio 2024