Il “Treno di Dante” andrà ad idrogeno: il consiglio comunale di Scarperia e San Piero sostiene il progetto
SCARPERIA E SAN PIERO – Nel corso dell’ultimo consiglio comunale di Scarperia e San Piero è stato approvato un ordine del giorno in sostegno del progetto di alimentazione a idrogeno del Treno di Dante sulle ferrovie Faentina e Faenza-Ravenna presentato dal gruppo Centrosinistra per Scarperia e San Piero.
Con questo atto ufficiale il consiglio comunale, coerentemente anche al piano strutturale intercomunale che per la stazione di San Piero a Sieve prevede un HUB di livello sovra-comunale in quanto primo accesso ferroviario al Mugello, esprime il suo sostegno all’iniziativa promossa dai sindaci del Mugello per il potenziamento delle corse giornaliere della linea ferroviaria Faentina per farle diventare sempre più utili e utilizzabile sia dal punto di vista turistico sia per il trasporto dei pendolari da e per il Mugello.
Cogliendo la ricorrenza dei 700 anni dalla morte di Dante, si auspica che venga attivato un unico treno che colleghi le due città dantesche di Firenze e Ravenna attraverso convogli ferroviari alimentati ad idrogeno, una nuova tecnologia a bassissimo impatto ambientale e acustico. Per la realizzazione di questi nuovi mezzi di trasporto saranno necessari interventi infrastrutturali per la realizzazione di depositi di stoccaggio dell’idrogeno. Sosteniamo il sindaco e la giunta a farsi parte attiva affinché si possa realizzare una stazione di stoccaggio del combustibile in una delle stazioni ubicate lungo il percorso e che non sia necessaria soltanto per il trasporto ferroviario ma che faccia da serbatoio anche per gli altri servizi pubblici oltre ad incentivare anche il trasporto privato tramite questa forma di alimentazione.
Un progetto lungimirante e ambizioso che riteniamo sia importante perseguire per lo sviluppo del nostro comune e di tutto il Mugello.
Forse prima di entusiasmarsi sarebbe opportuno considerare che:
1) l’idrogeno bisogna produrlo, e i mezzi attuali di produzione prevedono il ricorso a combustibili fossili oppure a energia eolica; guarda caso, come quella che si vorrebbe produrre a Villore e che tutti (o quasi) i ns. politici osteggiano
2) l’idrogeno è una sostanza altamente pericolosa ed esplosiva; le stazioni di stoccaggio di idrogeno sono installazioni ad alto rischio, da situare lontano dai centri abitati