La Lega del Mugello su mobilità e formazione, “due leve strategiche per lo sviluppo”
MUGELLO – Il portavoce della Lega mugellana Luca Ferruzzi ha diffuso una nota su “mobilità e formazione”. Questo il testo:
Come risulta anche dal recente documento di Confindustria mugellana, mobilità e formazione rappresentano due leve essenziali per favorire la nascita e lo sviluppo delle imprese e la crescita demografica ed economica dei nostri comuni.
Il tema della mobilità, dopo decenni di amministrazioni di sinistra, rimane un problema cui non si è data adeguata soluzione: tra le carenze evidenziate continua, tra l’altro, a tener banco l’integrazione tra trasporto pubblico su gomma e quello su rotaia, con evidenti situazioni di sovrapposizione ed insufficienze organizzative e strutturali che in molti casi obbligano il cittadino a ricorrere all’uso del mezzo privato per i necessari spostamenti. Il Mugello si configura infatti come un’area fortemente integrata con funzioni, uffici e negozi distribuiti fra i vari comuni che richiedono lo spostamento frequente di operatori e cittadini. In questa situazione manca un sistema di trasporto pubblico locale basato su mezzi di piccole-medie dimensioni che assicurino un servizio costante, rapido e comodo fra le numerose frazioni, i borghi e le loro stazioni ferroviarie. Le esigenze di spostamento dei mugellani non sono adeguatamente riflesse nei bandi di gara per l’appalto dei servizi, mentre la lunga durata delle concessioni ingessa le possibilità d’azione delle amministrazioni locali, vincolandole a scelte pluriennali non ottimali. Così se da un lato la mobilità pubblica rappresenta un servizio, dall’altro non necessariamente essa contribuisce come potrebbe a rendere appetibile il nostro territorio a nuovi insediamenti produttivi ed abitativi. In un’ottica di sviluppo locale la linea ferroviaria faentina dovrebbe essere riconfigurata come parte integrante della tramvia fiorentina, con una profonda revisione delle tratte, degli orari, delle frequenze, della capacità di trasporto: in questo settore è l’Amministrazione Comunale, particolarmente quella di Borgo San Lorenzo che, a differenza di quanto avviene da decenni, avrebbe l’obbligo di trovare forza politica ed autonomia per proporsi come efficace interlocutore della Regione e di Trenitalia.
Anche l’ormai imminente avvento della mobilità elettrica rischia di trovarci completamente impreparati. Una svolta tecnologica non gestita può portare, infatti, problemi relativi alla rete di ricarica o favorire l’imposizione di limiti alla circolazione endotermica nei centri urbani, con conseguenze negative “a cascata”, isolando vieppiù le campagne rispetto ai centri abitati. Occorre quindi gestire il periodo di transizione alla nuova tecnologia e magari integrare il sistema con modalità di trasporto “condiviso” o “no profit” che vadano ad affiancare pubblico e privato. In quest’ambito la Lega propone, alfine di complementare i servizi esistenti, l’istituzione di un servizio-navetta, possibilmente a prezzi calmierati, tra le frazioni ed il capoluogo anche prevedendo, tramite convenzioni, l’uso di minibus sotto-utilizzati appartenenti ad enti, associazioni e fondazioni.
Un altro elemento determinante di valorizzazione del territorio per imprese e cittadini è rappresentato dall’istruzione e dalla formazione che vanno ad impattare in modo decisivo su competitività e qualità della vita. Una scuola di qualità rappresenta una “conditio sine qua non” per l’afflusso e la permanenza degli abitanti, oltre che un vincolo determinante alla crescita delle imprese: è quindi evidente come il sistema di istruzione e formazione debba essere accuratamente orientato verso le esigenze delle attività produttive per favorire la loro crescita ma anche la creazione di posti di lavoro stabili e redditizi.
Le scuole superiori di Borgo San Lorenzo formano una sorta di campus che conta 12 indirizzi, circa 2000 studenti e 300 fra insegnanti ed assistenti. Le valutazioni 2018 di Eduscopio – Fondazione Agnelli confermano l’eccellenza dei due istituti mentre nel contesto dell’alternanza scuola lavoro, quello dello stagista è diventato ormai il mestiere più diffuso della zona. Questa realtà appare essere sfuggita all’attuale giunta che vi ha spesso visto solo occasione di visibilità mentre non sembra aver percepito le criticità del sistema. Il problema dell’accorpamento scuole superiori / materne, per ora solo rinviato, si riproporrà a breve ed occorrerà la dovuta forza politica ed autonomia per evitare che per l’ennesima volta le esigenze locali vengano posposte a logiche burocratiche e di taglio della spesa. Relativamente al Chino Chini si dovrà monitorare la realizzazione delle nuove aule che secondo il progetto originario avrebbero dovuto essere già in funzione, ma anche vigilare sui rischi connessi all’intera funzionalità del sistema di formazione professionale che possono provenire dalla riforma regionale e, infine, sarà necessario guardarsi dall’ossessivo richiamo ai meri indici numerici su cui il MIUR basa la propria programmazione. In questo caso autonomia, forza politica e capacità di interlocuzione con gli enti di riferimento rappresentano le principali risorse di un’amministrazione comunale che abbia a cuore i propri cittadini.
Il Mugello, terra vocata all’industria e all’agroindustria dovrebbe tendere a creare figure chiave per quei settori anche tramite percorsi post-scolastici di specializzazione e riqualificazione. Tutto da costruire è infine il rapporto con le Università che idealmente dovrebbe svilupparsi con forme di collaborazione e delocalizzazione organizzate e costanti.
In generale si pone la necessità di approcciare più efficacemente la tematica del reperimento dei fondi europei che ha visto il Mugello poco presente nel periodo 2014-2020. La nostra vallata dovrà essere protagonista nella prossima programmazione 2021-2027: le modalità di presentazione e gestione delle proposte, infatti, premiano approcci di partenariato seri e strutturati che incentivano a “fare sistema” raccordando interessi e ruoli diversi, e questa è senz’altro la strada che intendiamo privilegiare. Il tema della creazione, conservazione e valorizzazione del lavoro e dell’impresa richiede un approccio complesso ed articolato che coinvolga ambiti diversi alcuni dei quali, a prima vista, non sono immediatamente “economici”. Il lavoro non lo crea l’ente pubblico che tuttavia ha un ruolo decisivo nel mettere insieme imprese e lavoratori. Nella visione della Lega, il ruolo dell’amministrazione comunale è quello di promuovere e catalizzare le energie del territorio e dare loro rappresentanza nelle sedi istituzionali con un metodo che è quello del dialogo, della conoscenza, dell’adesione ai valori ed ai legittimi interessi della gente. La sinistra, fino ad oggi, ha agito in modo diverso dimostrando supponenza, superficialità, adesione acritica a paradigmi ideologici che hanno favorito l’imposizione di scelte fatte da altri. Il 26 maggio è tempo di cambiare e di portare il buon senso al governo a Borgo come nel Mugello.
Luca Ferruzzi
Portavoce Lega sez. “Mugello”
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 8 maggio 2019