SCARPERIA E SAN PIERO – Autodromo d’ora in poi meno rumoroso. A partire dal 1° settembre la direzione del circuito del Mugello, a seguito dell’adeguamento alla normativa comunale sulle emissioni sonore prodotte da attività motoristiche, ha disposto che non saranno ammesse in pista moto che non rispettino i limiti di emissione acustica previsti dall’omologazione o dalla federazione sportiva di riferimento per la classe di appartenenza del motociclo, misurati secondo quanto previsto dai regolamenti sportivi nazionali. Il “documento”, redatto dal Comune di Scarperia e San Piero, è un’autorizzazione a seguito di richiesta di deroga dei limiti massimi presentata dall’Autodromo, un’autorizzazione con condizioni e prescrizioni
“La decisione di modificare questo documento, che già esisteva ed era perfettamente a norma, è nata circa un anno fa – spiega il sindaco di Scarperia e San Piero Federico Ignesti – a seguito di una discussione aperta dalla Regione Toscana, dopo dei rilevamenti eseguiti da Arpat. Dopo la redazione di questo documento, che non è definitivo, abbiamo comunicato al Mugello Circuit le nuove disposizioni. Il circuito ci ha chiesto alcuni documenti oltre a 30 giorni di tempo per adeguarsi. È importante sottolineare che queste disposizioni riguarderanno soltanto i privati e non per tutte le altre gare previste dalle Federazioni Internazionali, come ad esempio il Motomondiale, che andranno avanti per il proprio corso e seguendo i propri regolamenti”.
Irene De Vito
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 13 settembre 2018
2 commenti
Una Bufala…..serve solamnete per deviare il pensiero della massa!!! Per i privati hanno adottato la regolamentazione delle gare ed hanno tolto tutti i limiti di attenzione per le gare!! A livello di impatto acustico è peggiorativa la situazione per i cittadini!!!!Vergogna, sia verso le ammisistrazioni Comunali che a voi dato che spingete una truffa del genere!!!!
L’unica bufala è il video realizzato da tal gruppo ‘Il suono del Mugello’ che, vistosi scoperto, ha dovuto cancellarlo dal web.
La rete non perdona