Metalmeccanici in sciopero: 11 aziende mugellane fermano il lavoro per un’ora
SCARPERIA E SAN PIERO – Dopo l’interruzione delle trattativa per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici dilaga la protesta spontanea dei lavoratori in risposta all’arroganza di Federmeccanica, che pensa che la competitività non debba fornire elementi di certezza e di tutela per i lavoratori. I metalmeccanici e le metalmeccaniche rivendicano il rinnovo del contratto, lo vogliono ora e vogliono che porti più salario nelle loro buste paga.
E sono 11 le aziende che sciopereranno:
Rosss Spa (1h sciopero dalle 10.00 alle 11.00)
Co.Me.Sca Srl (1h sciopero dalle 10.00 alle 11.00)
La Fortezza (sciopero dalle 10.00 alle 10.30)
Fasep 2000 Sr (1h sciopero dalle 8.00 alle 9.00)
Denso Spa (1h sciopero dalle 9.00 alle 10.00 e i turnisti del pomeriggio ultima ora di turno)
Galvair Srl (1h sciopero dalle 9.00 alle 10.00 e i turnisti del pomeriggio ultima ora di turno)
N.b.m. Tech Srl (sciopero dalle 10.30 alle 11.00)
Knorr Bremse (1h sciopero dalle 9.00 alle 10.00)
Fomar Ghisa (1h sciopero)
Sabo Ammortizzatori Srl (1h sciopero)
Otis (1h sciopero)
“E’ nostra convinzione che il rinnovo del CCNL debba essere un elemento di certezza, soprattutto in un momento così complicato per il nostro Paese. Il CCNL deve dare adeguate risposte sia salariali che normative, pertanto è inaccettabile pensare che il contatto nazionale possa diminuire i diritti e il salario dei lavoratori, come vuole invece imporre Federmeccanica”, si legge nelle prese di posizione ufficiali che ci arrivano dalle diverse fabbriche della provincia.
Per il Segretario Generale Fiom Cgil Firenze Daniele Calosi: “Oggi i lavoratori metalmeccanici della provincia di Firenze hanno dimostrato che non vanno sfidati. Non riconoscere il rinnovo del contratto alle persone che per vivere devono lavorare è negare loro la dignità. Dobbiamo contrastare l’intransigenza di Confindustria e di Federmeccanica, più convinti che mai della necessità di una redistribuzione che tenga insieme i lavoratori senza distinzioni. Come Fiom Cgil di Firenze, il nostro compito è garantire la salute e sicurezza sui luoghi del lavoro e assicurare una prospettiva alle realtà industriali della provincia attraverso il protagonismo delle lavoratrici metalmeccaniche e dei lavoratori metalmeccanici. Non dimentichiamoci che sono le lavoratrici e i lavoratori che, in questi anni e durante questa pandemia, hanno dato un contribuito fondamentale per mantenere in vita il sistema industriale, produttivo e manifatturiero in Italia. Sono loro a mandare avanti questo Paese”.
Il Segretario Generale Fiom Cgil Toscana Massimo Braccini commenta: “A seguito della risposta di Federmeccanica sul rinnovo del contratto, dove di fatto non vogliono riconoscere aumenti salariali ai lavoratori, in Toscana molte RSU si sono riunite per valutare quali iniziative di mobilitazione proclamare. Nella giornata di oggi sono previsti scioperi in importanti aziende della provincia di Firenze e, nei prossimi giorni, anche ad Arezzo, Siena, Pistoia e Piombino. Federmeccanica deve assumersi la responsabilità di aver interrotto il negoziato. Il Ccnl in Toscana riguarda 127.000 lavoratori e costituisce ancora oggi la più seria garanzia di progresso civile”.
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© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 8 Ottobre 2020