“Mind the pack”, storie di solidarietà e inclusione – 3 – Valeria, “Un futuro di speranza”
SCARPERIA E SAN PIERO – L’esperienza di “Mind the pack”, l’azienda mugellana – ha sede nella zona produttiva di Petrona, nel comune di Scarperia e San Piero – è sicuramente particolare (articolo qui). E, diremmo, straordinaria, per la sua capacità di includere e valorizzare le persone. Anche quelle che hanno difficoltà. Grazie anche a una stretta collaborazione con il Servizio salute mentale dell’USL. Abbiamo chiesto di raccontarci alcuni episodi accaduti durante la crescita di questa esperienza, originata dalle attività della cooperativa Archimede. Ne abbiamo raccolti cinque. Ecco il terzo (qui il primo: Anna e qui il secondo: Teresa).
Valeria ha 45 anni. Dieci anni fa gli è stata diagnosticata una malattia tremenda, una malattia conosciuta, con la quale nessuno vorrebbe mai avere a che fare: la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA).
Quando i dottori glielo comunicano le cade tutto il mondo addosso, fa fatica ad immaginarsi come potrà essere il suo futuro, se sarà sempre la colonna portante della sua famiglia o diventerà qualcuno di cui doversi occupare. Il mondo del lavoro comincia a scartarla, a ritenerla una risorsa a rischio, una situazione troppo complicata da gestire.
Valeria è una persona coraggiosa, onesta e sincera e non nasconde nei colloqui di lavoro il demone che ha invaso la sua vita, ma la sua trasparenza non viene premiata, la notizia la risposta diventa sempre la stessa: attualmente non abbiamo bisogno, la richiameremo appena si aprirà una posizione adatta a lei. Il Mugello è piccolo e dopo l’ennesima e identica scusa ascoltata per rifiutare la sua candidatura apprende che la sua vicina di casa, con minore esperienza della sua, viene assunta per la stessa posizione.
Giunge il Covid e la disperazione prende il sopravvento. Valeria non si sente più donna, mamma, moglie. Il niente dilaga intorno alla sua vita, dentro e fuori di lei vede solo il buio fitto…
“Quando la sua assistente sociale la presenta per il laboratorio a noi sembra perfetta – raccontano a “Mind the pack” – e senza pensarci molto la assumiamo”. Era incredula e felice ma comunque ancora schiacciata dalla pesantezza di anni di frustrazione e tristezza.
Oggi, ovviamente la malattia non è scomparsa, ma Valeria la affronta con una energia nuova lasciando che occupi nella sua vita solo lo spazio di un angolo. Grazie a Mind the pack ha ritrovato la voglia di vivere, si sente realizzata e in questa rinascita la accompagna la sua famiglia (un marito e due figli) che riprende a sorridere alla vita…
Come dice il marito: “ in quel buio ci eravamo persi tutti, grazie a voi ci siamo ritrovati e siamo in grado di vedere un futuro di speranza”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – novembre 2022