Se il PD si autocelebra… Marrani risponde a Spacchini&Timpanelli
BORGO SAN LORENZO – Continua il botta e risposta tra la lista civica “Dal cuore di Borgo” e il PD (articolo qui). Ecco la replica del capogruppo della lista civica Alessandro Marrani:
Dopo il comunicato di “Dal cuore di Borgo” sull’ultimo consiglio comunale è giunta a mezzo stampa la replica del PD. Il documento è molto significativo, in quanto, oltre a non rispondere alle questioni sollevate, conferma in pieno le nostre idee. Lo si capisce anche da un’analisi superficiale: ma andiamo con ordine.
Che il “partito di maggioranza relativa praticamente in tutti i comuni del territorio al netto di Firenzuola”, come si definisce, soffra di una certa tendenza all’autocelebrazione, lo si capisce a colpo d’occhio: su 6 periodi, ben 4 sono dedicati alla descrizione delle proprie gesta.
L’inizio, poi, conferma la nostra tesi: il mancato coinvolgimento delle opposizioni mugellane. Si legge: “Importante e significativo è stato il lavoro che il Partito Democratico del Mugello ha fatto nei mesi passati […]”: appunto.
Il testo prosegue con una vaga accusa rivolta ad “alcune opposizioni”: forse noi (?) saremmo disturbati dalla “responsabilità” che il PD si assumerebbe. Peccato che in nessun luogo del nostro comunicato si accenni minimamente a una cosa del genere.
Ma il bello viene adesso. È paradossale riconoscere che i contenuti degli emendamenti proposti da Luca Margheri di “Cambiamo, Insieme!” erano “in parte pure condivisibili”. E che non sono stati accettati perché si spera, trasmettendo agli organi superiori documenti uguali, in “maggiore attenzione alle nostre richieste”.
È vero, poi, che anche i membri di Borgo Migliore sono stati costretti a ritirare i loro emendamenti? Su questo, il comunicato del PD, tace.
Quello che stona, e che avevamo denunciato chiaramente nel nostro intervento, è il metodo politico scelto dal PD: e cioè la mancata disponibilità preventiva a valutare ogni apporto, da qualunque altra parte che non sia il “partito di maggioranza relativa praticamente in tutti i comuni del territorio al netto di Firenzuola”.
Per ottenere questo scopo, purtroppo, si è deciso di chiudere la bocca almeno a Borgo a più del 40% dei cittadini, i cui rappresentanti si sono visti negare fin dall’inizio la possibilità di partecipare a migliorare il testo – sapevamo da principio che ogni emendamento sarebbe stato respinto -.
Come si fa quindi a parlare di condivisione? E a chiederla, la condivisione?
Come si può chiedere alle opposizioni di appoggiare un testo che si è già deciso altrove non essere emendabile?
Che ruolo ha il consiglio comunale di Borgo, se ci arrivano testi blindati decisi nei circoli di partito?
Che il PD abbia i numeri per amministrare è un fatto: ma c’è modo e modo per gestire il potere. Una buona strada potrebbe essere quella dell’ascolto reciproco, se solo ci fosse la disponibilità e la capacità di comprendere voci diverse dalla propria – capacità che stavolta è mancata, anche in questa replica confusa e fuori tema -.
Siamo sicuri che l’intenzione di “Dal cuore di Borgo” fosse una “sterile volontà di visibilità”? Non è che il PD viva accerchiato dalle sue proiezioni?
Se poi queste polemiche siano “inutili e, per i cittadini, poco interessanti”, almeno noi, lo lasciamo giudicare, appunto, ai cittadini.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 13 giugno 2016