Torna a nuova vita la chiesa di Caburaccia a Firenzuola
FIRENZUOLA – La tenacia, a volte, è risolutiva. È quella che porta a superare problemi che sembrano insormontabili. Ed è quella che ha permesso alla chiesa di Santa Maria a Caburaccia di tornare a nuova vita. Per questo domenica 8 luglio è stata una giornata importante, perché è accaduta una cosa che in pochi credevano: il recupero della facciata della chiesa, distrutto dal terremoto del 2014 (articolo qui).
“In uno splendido pomeriggio – racconta il parroco don Giorgio – è stata aperta la chiesa di Santa Maria a Caburaccia, dopo un lungo restauro effettuato dalla ditta ‘Edile Emiliano’ di Monghidoro sotto la supervisione dell’architetto Enrica Capecchi in stretta collaborazione con la Soprintendenza e decisa volontà dell’Istituto Diocesano Sostentamento Clero. Festa grande con la Santa Messa alle 17.00 con don Giuliano Landini, presidente dell’Istituto Diocesano, don Francesco Alpi sacerdote novello e i Vicari Foranei don Marco, per la vallata del Santerno, ed io per Firenzuola. C’erano anche il sindaco Scarpelli, Paolo Raffini presidente del Banco Fiorentino, sponsor generoso per quest’opera di recupero, e lo scultore che ha rifatto la ‘Bifora’ che la facciata, oltre che alla popolazione. Dopo si è tenuto un bel rinfresco organizzato dai parrocchiani, ma non solo, e dalla ProLoco di Piancaldoli. Il ripristino della chiesa è stato lungo e sofferto, sia da me che da tutti i parrocchiani ai quali piangeva il cuore vedere la chiesa in quelle condizioni, neanche dopo la cannonata ricevuta durante la seconda Guerra Mondiale la facciata era rimasta ferita, lo è stato con il terremoto del gennaio 2014. C’è voluta tutta la tenacia del sacerdote e dei parrocchiani a tener viva la speranza e la disponibilità delle istruzioni diocesane che hanno privilegiato Santa Maria a Caburaccia fra le 170 chiese che hanno bisogno di interventi. Grazie anche al sostegno del Banco Fiorentino sempre attento e generoso verso il territorio, anche quello più dimenticato e piccolo”.
“Con il nostro contributo al rifacimento della chiesa di Caburaccia – spiega Paolo Raffini, presidente del Banco Fiorentino – abbiamo voluto testimoniare il nostro forte connotato di Banca locale, che non dimentica di esser nata sotto il Campanile, ed il nostro attaccamento al territorio. Inoltre, non dimentichiamo quelle che sono le piccole realtà, frazioni e comunità del territorio dove abbiamo soci e clienti che, da sempre, sono fedeli alla banca ed operano con essi. Credo che il ripristino della chiesa sia il risultato dell’impegno, non solo della banca, ma anche dell’Istituto Diocesano in primis. Per questo è necessario un ringraziamento a don Giuliano Landini, al dottor Viviani ed al parroco don Giorgio per l’attenzione riservata alla Caburaccia, nonché all’amministrazione comunale ed a tutti i parrocchiani che hanno voluto fortemente rivedere la loro chiesa agli antichi splendori”.
Irene De Vito
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 12 luglio 2018