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Trasparenza e Comune di Borgo San Lorenzo, tempo scaduto
BORGO SAN LORENZO – I lettori più attenti alle attività politico-amministrative del comune di Borgo San Lorenzo forse ricorderanno la grande polemica che si levò un anno fa quando l’amministrazione comunale decise, di punto in bianco, di rimuovere l’intero archivio degli atti amministrativi comunali, delibere e determinazioni. Fino ad allora liberamente consultabili, secondo il principio della trasparenza.
Tutte le opposizioni levarono la loro voce di protesta, ed anche i capigruppo di maggioranza furono critici sulla scelta fatta. Del resto la decisione di nascondere gli atti alla libera consultazione non fu iniziativa del sindaco e della giunta, ma del segretario comunale. Semmai sindaco e giunta non seppero opporsi a una volontà assolutamente non conforme alla prassi che esiste in gran parte degli enti pubblici -la Regione Toscana mostra liberamente a tutti online gli atti dal 1999 ad oggi-, e ai principi della trasparenza, stabiliti per legge. Ma le proteste furono tali che il consiglio comunale decise di rimediare quanto prima. I gruppi di opposizione, tutti insieme, avevano presentato un documento molto duro, poi si giunse a una mediazione comunque chiara: si approvò infatti all’unanimità un documento che impegnava la giunta “ad inserire prima possibile nell’archivio on-line gli atti che non necessitano di anonimazione” e “a trovare le soluzioni tecniche, compatibilmente con leggi vigenti, personale e disponibilità economiche per anonimare gli altri atti e reinserirli sull’archivio on line; a rendere più funzionale la modalità di accesso agli atti ed a convocare nell’arco di 3 mesi una commissione per verificare l’attuazione degli stessi”.
A distanza di un anno gli impegni sono stati quasi del tutto disattesi. Perché l’archivio censurato e svuotato è rimasto in gran parte vuoto. Son stati resi visibili soltanto gli atti dell’attuale amministrazione, da metà 2014 ad oggi. Il resto continua ad essere oscurato. Tutto il contrario degli impegni presi.
A questo punto vi è una responsabilità politica. Per una questione che è di principio. Che siano dieci o mille le persone che vogliono accedere ai documenti, è doveroso per un’amministrazione rendere visibili e facilmente accessibili i suoi atti. Altrimenti dà l’impressione di voler nascondere chissà che cosa.
L’auspicio è che il consiglio comunale torni a pretendere quello che chiese, invano un anno fa. Allora i capigruppo così commentarono: “Con soddisfazione abbiamo approvato all’unanimità la mozione relativamente all’acceso agli atti, condividendo la volontà di operare per garantire la massima trasparenza e la facile accessibilità on-line anche agli atti storici di questa amministrazione, come d’altronde, negli anni, questa maggioranza e il Pd hanno sempre dimostrato di voler assicurare”, diceva Sonia Spacchini (Partito Democratico). Ed Enzo Squilloni (Borgo Migliore): “Siamo soddisfatti del lavoro fatto a livello di commissione e consiglio con l’obiettivo che ogni atto sia il più fruibile possibile. Rimaniamo attenti per verificare quella che sarà l’attuazione di tale provvedimento.” E Franco Frandi (Dal cuore di Borgo) “Come presidente della prima commissione, vigileremo su ciò che viene realmente attuato, visto l’impegno di tutte le forze politiche su un tema così importante come la trasparenza”. (articolo qui)
Sarà bene che i consiglieri vigilino meglio, e soprattutto pretendano di non essere presi in giro. Impedire l’accesso online agli atti amministrativi è una bischerata così grossa, che deve essere subito sanata. Senza altri ritardi.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 29 gennaio 2016
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