Unione montana senza assessori: i sindaci PD continuano a litigare
MUGELLO – L’impressione è che qualche scoria dei forti contrasti che un mese fa sono stati provocati dalla scelta del nuovo presidente dell’Unione montana dei Comuni del Mugello sia ancora rimasta. E il risultato è il blocco della nuova giunta. Che il presidente Phil Moschetti non è stato in grado ancora di presentare, per i contrasti tra i sindaci Pd mugellani. Si litiga, evidentemente, sulle deleghe, con chi vorrebbe mantenere i vecchi compiti, chi invece vorrebbe ottenere assessorati più interessanti, ovvero più visibili e con più ampie disponibilità finanziarie.
Il principale punto di scontro, pare, verterebbe sulle deleghe finora in capo al sindaco di Scarperia e San Piero Federico Ignesti. Che in passato, forse per compensarlo della perdita della presidenza, ottenne i due assessorati più importanti, agricoltura e turismo. Assessorati che lui ora vorrebbe mantenere. Ma non tutti sono d’accordo, e qualcuno, sembra il sindaco di Dicomano Passiatore, aspirerebbe alla delega all’agricoltura. Con un generale rimescolamento. Poi ci sono alcuni assessorati che invece nessuno vorrebbe. Insomma, una difficile quadra da trovare.
Difficoltà accresciute anche dal quadro nazionale. Perché se niente è finora accaduto in Mugello, ovvero nessun sindaco o amministratore ha lasciato il Pd per aderire a “Italia Viva” di Renzi, i renziani in Mugello non mancano, anche tra i sindaci, alcuni dei quali alla Leopolda sono stati visti. Così spaccature e tensioni potrebbero condurre anche a qualche addio o ulteriore differenziazione.
Poco riesce a fare, nella composizione del dissidio, il partito a livello metropolitano, perché il segretario Marco Recati è considerato da alcuni sindaci, essendo scarperiese, non super-partes nella vicenda dell’Unione, che vede tra i protagonisti il sindaco del suo comune.
Una bella bega, la prima, per il presidente Moschetti.
P.G
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 25 ottobre 2019