Vertenza Edison Giocattoli, la proprietà finalmente risponde. Ma le prospettive restano incerte
BARBERINO DI MUGELLO – Stamani la sala grande del Municipio barberinese è stata “occupata” dai lavoratori dell’Edison Giocattoli. Una presenza concordata con l’amministrazione comunale, con il sindaco Mongatti e la vicesindaco Di Maio che hanno accolto e ascoltato i dipendenti della storica azienda barberinese, nuovamente in sciopero, e nuovamente preoccupati per il loro posto di lavoro.
Di fatto Mongatti e Di Maio hanno partecipato all’assemblea dei lavoratori, con i sindacalisti della CGIL e della CISL che hanno fatto il punto della situazione.
Qualcosa, rispetto al primo sciopero del 15 ottobre, sembra essersi mosso: la proprietà, per la prima volta, si è fatta sentire, con una mail nella quale assume alcuni impegni e fissa scadenze. La prima sarà quella del 28 ottobre: entro questa data l’azienda si impegna a are una verifica delle proprie finanze e a comunicare quanto versare per ridurre, il più possibile, il debito con i lavoratori per le quote di stipendio non pagate.
Inoltre, entro la terza settimana di novembre sarà esaminata la situazione complessiva dell’attività, decidendo così il futuro dell’azienda, per la quale “niente è escluso”. Formula preoccupante, perché potrebbe significare anche la messa in liquidazione. Oppure la ricerca di altri proprietari disposti a subentrare.
Infine i lavoratori hanno parlato con preoccupazione delle precarie condizioni igienico-sanitarie e di sicurezza sul lavoro presenti nello stabilimento. “Oggi stesso –dice Alessandro Lippi della CGIL- scriveremo una lettera per chiedere il ripristino delle condizioni base di vivibilità e di sicurezza. Quanto agli stipendi, certo non ci potremo accontentare dell’ennesimo “acconticino”, e chiediamo che si rientri al massimo dal debito con i lavoratori. Ora comunque restiamo in attesa, e non prenderemo altre iniziative fino ad avere sul tavolo le annunciate comunicazioni dell’azienda. Niente altri scioperi al momento: perdere soldi con lo sciopero, per riscuotere soldi sarebbe un nonsenso”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 24 ottobre 2019