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VANGELO DELLA DOMENICA – Lasciamoci entusiasmare dall’amore di Dio verso l’uomo
Pieve di Dicomano, Natività, di Cosimo Gamberucci, 1595
VAGLIA – I sacerdoti del Vicariato del Mugello, a turno, propongono una riflessione tratta dalle letture della Messa domenicale. Oggi è la volta di padre Antonio Messeri dei Missionari Oblati di Maria Immacolata, in missione in Uruguay, originario di Bivigliano.
Oggi cominciamo un nuovo anno e lo facciamo celebrando la Solennità di Maria Madre di Dio. È proprio bello cominciare una nuova tappa della nostra vita mettendoci nelle mani della Madonna, lei che è Madre di Dio lo è anche nostra.
Il Vangelo di oggi ci parla dei pastori che vanno a visitare Gesù, appena nato, ed i suoi genitori.
Questi pastori non hanno fatto un viaggio molto lungo ma sicuramente ogni passo lo hanno vissuto con il desiderio di vedere con i proprio occhi quello che era accaduto. L’angelo del Signore aveva dato loro l’annuncio: “Oggi nella città di Davide è nato per voi un Salvatore che è Cristo Signore”.
Proprio i pastori sono stati i primi a ricevere questo annuncio; l’invito a vigilare, a stare pronti che ci è stato fatto per tutto il periodo di Avvento, ci trova oggi nella stessa situazione dei pastori. Stavano turnandosi per sorvegliare il gregge, alcuni dormivano ed altri erano svegli. L’angelo, che parla di tutte queste meraviglie in una situazione di grande umiltà, li mette in movimento. Non partono subito, prima svegliano gli altri, che stavano riposando, poi tutti insieme corrono verso la mangiatoia, un luogo sicuro dove gli animali possono riprendere forza, un luogo coperto, un luogo protetto.
Il primo sentimento dei pastori, quello di paura e timore, si trasforma presto in gioia quando vedono con i proprio occhi quello che l’angelo gli aveva annunciato. Un Salvatore è nato, uno come loro, nato in campagna, nell’umiltà di una stalla e non in un palazzo dove loro non sono mai entrati.
Di fronte a questo Vangelo, che davvero è una Buona Notizia, anche noi impariamo molte cose: la capacità di vegliare; la sicurezza di essere invitati dal Signore a vedere con i nostri occhi; a metterci in cammino risolutamente, contagiando gli altri con il calore del nostro cuore pieno di gioia; ad annunciare a tutti questa Notizia di un Dio in mezzo a noi.
Anche noi, come i pastori, potremo essere capaci di stupire i nostri ascoltatori, sempre e quando non riferiamo cose che ci siamo inventati ma la realtà che lo stesso Dio annuncia ai nostri orecchi.
Che bello deve essere stato per Maria e Giuseppe ascoltare dalla bocca dei pastori quelle cose meravigliose, sicuramente per loro è stata una conferma di tutto quello che avevano cominciato a sperimentare insieme.
Abbiamo adesso davanti un nuovo anno per cercare di essere come questi pastori; che faremo? Dormiremo o ci lasceremo ancora entusiasmare dall’amore che Dio riversa su tutti noi?
Buon anno a tutti e come Maria, custodiamo tutte queste cose nei nostri cuori, meditandole ogni giorno.
p. Antonio Messeri, omi
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 1 gennaio 2023
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