Cantiere comunale sotto accusa a Borgo San Lorenzo: diciotto indagati
BORGO SAN LORENZO – E’ tutto sotto indagine della Procura il cantiere comunale di Borgo San Lorenzo: diciotto dipendenti del cantiere sono infatti iscritti nel registro degli indagati, e tutti sottoposti, nei giorni scorsi, a perquisizione nelle proprie abitazioni. Per ora unico non indagato il capocantiere. Ma i suoi colleghi sono tutti alle prese con avvocati, interrogatori e memorie difensive.
I reati contestati sarebbero peculato d’uso e truffa. L’indagine, condotta dalla Guardia di Finanza, sembra sia stata attivata in modo autonomo dalle Fiamme Gialle, che in passato avevano ricevuto alcune segnalazioni, e che avevano constatato direttamente la brutta abitudine di fermarsi a fare la spesa al mercato in orario di lavoro. Fatto sta che il cantiere è stato messo sotto controllo da circa un anno, con telecamere sul tetto dell’immobile utilizzato da Alia-Publiambiente per controllare l’ingresso, e nella sala dove è collocata la macchinetta per marcare la cartolina.
I fatti addebitati, in generale, non parrebbero particolarmente gravi: salvo un paio di dipendenti che sarebbero accusati di furto e appropriazione indebita, gli altri avrebbero indugiato nella sala marcatempo a parlare tra di loro -ma si difendono attribuendo i tempi di attesa all’organizzazione del cantiere e dei lavori da fare-; uno avrebbe portato via mezzo sacco di cemento, un altro aveva preso un decespugliatore vecchio di 25 anni destinato ad esser gettato, altri si sarebbero appropriati della legna da ardere prodotta dal taglio di qualche albero. Contestate anche le fermate con l’Ape del cantiere a comprare la schiacciata. Ma in nessuna videoregistrazione emergerebbero comportamenti irregolari e passibili di licenziamento, come il passare il cartellino delle presenze al posto di un altro. “Salvo un paio di casi -nota uno dei legali di difesa- sono fatti di lieve entità, e hanno speso più soldi per fare le indagini, rispetto al danno in sé. E non mi risulta che l’amministrazione comunale abbia mai adottato alcun provvedimento disciplinare”.
Ma la vicenda potrebbe avere conseguenze pesanti: intanto il Pubblico Ministero si dice abbia chiesto per i diciotto indagati una sospensione dal servizio, per alcuni tre mesi, per altri sei mesi. Questo significherebbe interrompere completamente ogni tipo di attività del cantiere comunale: per mesi nessun intervento, nessuna manutenzione in scuole, uffici, strade, giardini. Il sindaco Paolo Omoboni è preoccupato, e dice la sua: “Ritengo che prima di commentare o giudicare sia necessario aspettare la fine delle indagini. Ad oggi stiamo parlando di ipotesi, non c’è stata nessuna comunicazione formale all’amministrazione. Ho completa fiducia nel lavoro della magistratura e sono convinto che presto si riuscirà a fare completa chiarezza, andando fino in fondo. Ho sempre piena fiducia nell’operato dei dipendenti comunali che ogni giorno servono la nostra comunità e sono una colonna fondamentale del nostro operato. Ovviamente il nostro compito è quello di tutelare il Comune. Se qualcuno avesse sbagliato, ed uso il condizionale, è giusto che paghi”.
Michela Aramini
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 26 ottobre 2017
Follia secondo me.
Uno avrebbe portato via mezzo sacco di cemento.
Il cemento dura un mese e non può essere riusato dopo. Almeno non l’ha buttato!
Un altro aveva preso un decespugliatore vecchio di 25 anni destinato ad esser gettato.
Neanche producono monnezza sarebbero da premiare!
Altri si sarebbero appropriati della legna da ardere prodotta dal taglio di qualche albero.
Rifiuto da trattare evitato altro premio!
Ora mi chiedo faranno dei bandi per queste cose la prossima volta? Il decespugliatore relitto fa gola eh!
La legna la prendono in tutti i comuni addirittura la portano a casa con i mezzi pubblici
Sarebbe interessante quantificare il danno economico fatto alla comunità dagli operai ed il costo di uomini mezzi attrezzature per condurre un anno di indagini… giusto per fare una riflessione.
Ma poi questo chi è questo Robin Hood? Questo eroe mascherato che vuol fare giustizia? Intanto 18 sfigati , che non arrivano a 1400 euro il mese devono pagare dei legali per aver riciclato roba vecchia… scommetto che se doveva scagliarsi contro qualcuno un pochino più in su, anche se con reati ben più gravi il nostro Robin si sarebbe comportato da Sir Bis… facile colpire i deboli…
Ma poi questo chi è questo Robin Hood? Questo eroe mascherato che vuol fare giustizia? Intanto 18 operai , che non arrivano a 1400 euro il mese devono pagare dei legali per aver riciclato roba vecchia… scommetto che se doveva scagliarsi contro qualcuno un pochino più in su, anche se con reati ben più gravi il nostro Robin si sarebbe comportato da Sir Bis… facile colpire i deboli…
Il peculato d’uso e la truffa – l’accusa per 18 lavoratori del cantiere comunale – sono certamente da biasimare. Pare che si tratti comunque di fatti irrilevanti anche penalmente, i cui costi sono del tutto insignificanti rispetto ai costi investiti per le indagini. Il cittadino si chiede perciò che senso abbiano i controlli e le umilianti perquisizioni nei confronti di questi indagati, costretti ora a sopportare anche spese per difendersi. Perché il denaro pubblico non viene investito per combattere mali cronici, socialmente pericolosi, come la corruzione e l’evasione fiscale? Perché si è tolleranti con i ‘forti’ ed intransigenti con i ‘deboli’?
Nico