Inchiesta sui chioschi, il Tribunale archivia le accuse rivolte a Bettarini, Omoboni e agli altri consiglieri
BORGO SAN LORENZO – Archiviata l’accusa di abuso di ufficio per l’allora sindaco di Borgo San Lorenzo Giovanni Bettarini -attuale assessore all’urbanistica del Comune di Firenze- e per tutti i consiglieri comunali dell’allora maggioranza che guidava il comune di Borgo, compreso l’attuale sindaco Paolo Omoboni. Si sta parlando dell’inchiesta della Procura di Firenze sui chioschi, considerati come manufatti abusivi (articolo qui). E così la Procura, oltre a mettere sotto inchiesta i dirigenti comunali Alessandra Pini, Paolo Pinarelli, Emanuele Grazzini, Andrea Banchi, aveva ipotizzato il reato di abuso d’ ufficio per gli amministratori che avevano approvato la delibera che nell’aprile 2014 modificava il piano di commercio su area pubblica. L’ipotesi era quella di aver avvantaggiato i titolari dei chioschi fatti costruire o ampliare abusivamente. I consiglieri che approvarono quella delibera insieme al sindaco Bettarini furono Paolo Omoboni, Silvia Notaro, Giacomo Pieri, Lisa Conti, Lorenzo Quartani, Adan Omar Osman, Stefano Tagliaferri, Gabriele Timpanelli, Alberto De Paola e Grazia Innocenti.
Ora l’accusa, lo ha stabilito il Gip del tribunale di Firenze Francesco Bagnai, cade: secondo il gip, infatti, gli elementi acquisiti nel corso delle indagini preliminari non sarebbero idonei a sostenere l’accusa in giudizio. E il Gip avrebbe ritenuto che i consiglieri comunali non avessero le conoscenze necessarie per valutare tutti i profili della decisione che andavano a prendere. E questo, secondo il giudice, escluderebbe il dolo. Peraltro i politici indagati, nei loro interrogatori, si erano difesi dicendo di aver votato quella delibera sulla base di ‘indicazioni fuorvianti’ pervenute dai responsabili dei settori tecnico-amministrativi.
Il cerino resta così in mano ai dirigenti dell’epoca. Non tutti però: escono dall’inchiesta Grazzini e Banchi, mentre restano le accuse per Paolo Pinarelli, allora dirigente dell’ufficio tecnico comunale, e Alessandra Pini, ex-sindaco di San Godenzo e allora dirigente del settore commercio del Comune di Borgo San Lorenzo.
Il pasticcio dei chioschi borghigiani, tra archiviazioni, rinvii a giudizio, annullamenti di ordinanze di demolizione, continua così a tener banco.