LA PULCE NELL’ORECCHIO – Borgo San Lorenzo, cercasi piano del traffico
BORGO SAN LORENZO – Non si può far finta di non accorgersi del traffico che ogni giorno, nelle ore di punta (e non solo…), rallenta la circolazione sui viali borghigiani. Forse il restringimento delle sedi stradali dovuto alle ciclabili, forse i tempi diversi del semaforo all’incrocio con via Faentina, forse flussi di veicoli maggiori del passato, dovuti anche a un uso più massiccio del mezzo privato, sono tutte concause di una situazione che non può però esser presa con rassegnazione.
Chi amministra il problema deve porselo, e porselo con maggior determinazione.
Intanto bisognerebbe capire che fine ha fatto il mitico “Piano del Traffico”. Son decenni che se ne parla, ne commissionò uno addirittura la giunta di Antonio Margheri (nel secolo scorso!, quando era in giunta anche l’assessore Leonardo Romagnoli, ora sui banchi dell’opposizione) per poi rimanere nel cassetto. Ora ne è stato commissionato un altro, da tempo – peraltro alla medesima ditta -, ma si sono fatte importanti modifiche alla viabilità senza aspettare le conclusioni e le indicazioni di questo piano.
Quando si toccano le modalità di circolazione andrebbero previste le conseguenze, gli effetti collaterali, le soluzioni alternative. Perché chiudi una strada, e il problema si sposta nelle strade circostanti, togli dieci parcheggi, e ne senti gli effetti su vie e piazze limitrofe. E non basta mettere qualche transenna provvisoria.
E’ una questione di vivibilità, ed anche di ambiente: perché le code, così come i percorsi alla ricerca estenuante di un parcheggio, bruciano inutilmente energia, e consumano combustibili inquinanti.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 1 Novembre 2021
1. Ai comuni, con popolazione residente superiore a trentamila abitanti, e’ fatto obbligo dell’adozione del piano urbano del traffico .
2. All’obbligo di cui al comma 1 sono tenuti ad adempiere i comuni con popolazione residente inferiore a trentamila abitanti i quali registrino, anche in periodi dell’anno, una particolare affluenza turistica, risultino interessati da elevati fenomeni di pendolarismo o siano, comunque, impegnati per altre particolari ragioni alla soluzione di rilevanti problematiche derivanti da congestione della circolazione stradale. L’elenco dei comuni interessati viene predisposto dalla regione e pubblicato, a cura del ((Ministero delle infrastrutture e dei trasporti)), nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Questo recita l’art. 36 del codice della strada. A suo tempo fu commissionato uno studio alla Tages per capire i flussi di traffico e l’occupazione dei posteggi che poi furono utilizzati per interventi sulla viabilità e nell’organizzazione dei posteggi. Il PUT è stato una decisione politica però si sono attuate modifiche rilevanti ancora prima del nuovo studio effettuato da Tages che avrebbero potuto indicare anche altre scelte.
Voglio fare un esempio semplice e plastico di come la nuova viabilità borghigiana favorisca gli spostamenti nel capoluogo.
Spostamenti che non sono sempre per diporto.
Provate un martedì mattina a portare una persona anziana a piedi a fare una radiografia all’anca agli ambulatori radiologici della Misericordia.
Oppure, dato che per una geniale e assolutamente disinteressata decisione dei responsabili della nostra sanità, quella della Misericordia è l’unica RMN del territorio e quella più vicina è a Santa Maria Nuova, provate sempre un martedì mattina a portare con urgenza una donna incinta con sospetta trombosi venosa cerebrale sempre agli ambulatori della Fondazione Estote Misericordes in mezzo ai Banchi del mercato.
Indubbiamente c’è qualcosa che non va. Questo salta agli occhi anche di un cieco come Ray Charles!!! Il problema sono le opere viarie introdotte quali ciclabile, parcheggi, serpeggianti vari e restringimento del sedime stradale voluto per far posto a ciò che a logica non ci poteva entrare. I viali a Firenze sono stati costruiti in tempi in cui circolavano le carrozze e ne saranno passate 10 al giorno, oggi, benché congestionati, ospitano un traffico inimmaginabile prima di allora. Se tali viali fossero stati costruiti con il principio di valutare il traffico che ci doveva passare forse oggi a firenze ci sposteremmo solo con elicottero e teletrasporto. Servono visioni futuristiche per costruire servizi durevoli, longevi e coerenti. Inutile andare a voler infilare marciapiede sx e dx, parcheggio a pettine da un lato, parcheggio a lato dall’altro, ciclabile, ecc, ecc, per poi lasciare un sedime stradale scarso se non ridicolo come succede ed è successo per questa in particolare, ma anche per altre strade, sulla via che da Cristo Re va verso la stazione. Infine, il traffico c’è ed è innegabile ed evidente come la luna in cielo. Il Mugello è un polo importante anche a livello industriale e manca totalmente di una viabilità decorosa e coerente con la realtà di oggi che faccia da bisettrice est ovest con scorrimento veloce. Tutto il traffico est ovest del Mugello passa attraverso paesi e congesti che non permettono di raggiungere in tempi adeguati né l’autostrada né altri luoghi ed in più il traffico di questo tipo, solitamente lento e pesante, infila letteralmente nella già congestionata circolazione stradale dei paesi andando a sommarsi. Siamo quasi nel 2022, adesso basta nascondersi, occorre una bisettrice a veloce scorrimento (minimo 100 km/h) est ovest con minimo due corsie per senso di marcia che unisca tutti i poli industriali e congiunga Barberino a Pontassieve. Inoltre, oltre ad occuparsi del traffico che giustamente va affrontato, sarebbe anche il caso di parlare di fondi stradali da rifare. Vogliamo parlare della strada luco borgo che è ormai da anni (e si supera abbondantemente i 6) in condizioni fatiscenti, pericolose e danneggiativa per i veicoli che quotidianamente vi circolano sopra, personalmente ho avuto danni per due volte alla mia auto, danni che ho sanato di tasca propria. Serve molto più di un piano del traffico, serve una visione ampia della cosa e futuristica. Stiamo vivendo oggi il risultato di errori fatti in passato. Non sto colpevolizzando nessuno, CI TRNGO A CHIARIRLO, ma occorre che chi oggi ha in mano il timone dell’amministrazione faccia un sforzo e usi un pensiero dierso alla materia in modo da avere un futuro migliore. Se non verrà affrontato nella maniera giusta tra qualche anno vedremo gli effetti (NEGATIVI) degli errori di gestione fatti.