“Mind the pack”, storie di solidarietà e inclusione – 4 – Franco: “Io mi sento più dignitoso”
SCARPERIA E SAN PIERO – L’esperienza di “Mind the pack”, l’azienda mugellana – ha sede nella zona produttiva di Petrona, nel comune di Scarperia e San Piero – è sicuramente particolare (articolo qui). E, diremmo, straordinaria, per la sua capacità di includere e valorizzare le persone. Anche quelle che hanno difficoltà. Grazie anche a una stretta collaborazione con il Servizio salute mentale dell’USL. Abbiamo chiesto all’azienda di raccontarci alcuni episodi accaduti durante la crescita di questa esperienza, originata dalle attività della cooperativa Archimede. Ne abbiamo raccolti cinque. Ecco il quarto (qui il primo: Anna, qui il secondo: Teresa e qui il terzo: Valeria).
Alcune delle persone che lavorano all’interno del Laboratorio hanno colloqui individuali periodici con il Dipartimento di Salute Mentale di Borgo San Lorenzo. Parte del colloquio si incentra sull’effetto che il percorso lavorativo ha nella vita e nella terapia del paziente. Con Franco non era facile capire se la scelta era stata giusta e l’attività stava dando i suoi frutti.
Persona ermetica, di poche parole chiarì qualsiasi dubbio quando il suo psichiatra gli chiese: “Ma tu come ti senti da quando lavori? Che effetto ti fa di vedere uscire dei prodotti dalle tue proprie mani, guadagnare di quello che fai, sapere che c’è qualcuno a cui servono le tua capacità?”
Seguì un attimo di silenzio che servì a cercare nel suo armadio lessicale la parola che potesse esprimere il suo stato d’animo e ciò che per lui significava quell’esperienza. Dopo qualche secondo, rispose: ” Sa che c’è? Io mi sento più DIGNITOSO!”
Perché è proprio questo in fondamento del nostro progetto usare il lavoro come strumento di reintegrazione sociale e restituzione di dignità, a volte rubata dal pregiudizio collettivo sulla malattia mentale.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 3 dicembre 2022