Non c’è pace per la biglietteria della stazione di Borgo San Lorenzo
MUGELLO – La biglietteria della stazione di Borgo San Lorenzo, uno dei principali nodi ferroviari della linea da Firenze a Faenza, oggi è chiusa. Variazione non prevista, anche se “l’acquisto dei titoli di viaggio – informa Trenitalia – è possibile presso le emettitrici automatiche di stazione, il sito www.trenitalia.com, l’app Pronto Treno, i Punti Vendita”.
Peccato che, tra i “Punti”, lo stesso bar della stazione non venda più titoli da qualche tempo. In zona quindi rimangono solo le emettitrici automatiche, che non sono di facile utilizzo e non venderebbero – ci dicono alcuni utenti- il biglietto nei minuti prima della partenza del treno relativo. Un bel disagio per normali fruitori locali e, ora, con la bella stagione, anche per chi sceglie il Mugello come meta turistica o di pernottamento per poi visitare Firenze, pensando di usare il treno come “comodo” servizio di trasporto. Per altro – basta essere la mattina in stazione – ci sono tanti utenti, non solo occasionali ma anche gli stessi pendolari, che non devono esclusivamente fare il biglietto, ma hanno bisogno di avere una serie di informazioni e valutazioni per esigenze particolari che macchine e app non posseggono.
E’ da marzo che la biglietteria apre a singhiozzi, con diverse “variazioni di orario” come quella di questa mattina, nonostante le proteste dei pendolari (articolo qui) e l’intervento del presidente dell’Unione Federico Ignesti, del sindaco Paolo Omoboni (articolo qui) e di diverse forze politiche a livello locale (articolo qui) e regionale.
Ma cosa è successo in questi due mesi? La risposta la dà in Regione il 1 aprile l’assessore Vincenzo Ceccarelli rispondendo all’interrogazione dei consiglieri Tommaso Fattori e Paolo Sarti (Sì a Sinistra, articolo qui), dicendo di una situazione “momentanea” dovuta alla “successione fortuita di due eventi”. In pratica il pensionamento anticipato dell’addetto e la richiesta di aspettativa per qualche mese – a norma di legge – della giovane sostituta che era stata appositamente assunta per garantire la biglietteria 5 giorni la settimana. Sempre nella stessa risposta, Ceccarelli diceva che Trenitalia si sarebbe comunque “adoperata per garantire, sia pur in misura ridotta, il maggior numero di turni di apertura della biglietteria… sopperendo alla mancanza di personale con personale distaccato dalle altre stazioni”. Se per la politica questa può sembrare una posizione ragionevole – e forse lo era il 1 aprile scorso – oggi, a poco dall’avvio vero e proprio della stagione turistica che aggiungerà, ai circa 3000 viaggiatori che usano giornalmente la Faentina dal Mugello, un afflusso importante di utenti bisognosi di un’accoglienza migliore di quella che dà un bandone chiuso o una fredda macchina dotata di informazioni parziali, risulta insufficiente a dare una risposta alle esigenze obiettive, e potrebbe essere causa di un danno al servizio turistico locale in termini di soddisfazione dell’esperienza in Mugello.
Massimo Mugello
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 25 maggio 2016