Penne a sfera riciclabili. Il “Giotto Ulivi” risponde a BIC, per far nascere una collaborazione
BORGO SAN LORENZO – Continua la bella storia “Bic-Giotto Ulivi”. Perché è una bella storia vedere una scuola, con gli studenti e alcuni docenti, concretamente impegnati e propositivi sul fronte della difesa dell’ambiente. Già abbiamo scritto della loro iniziativa di sollecitare la BIC, per avere penne riciclabili (articolo qui) e della risposta della stessa BIC (articolo qui).
Questa risposta non è caduta nel vuoto. E il “Giotto Ulivi” rilancia. Con una lettera di risposta firmata dai docenti Luigi Cenerelli, Maria Cristina Carlà Campa e Marco Magherini. “Abbiamo discusso la vostra risposta con i nostri alunni e con Rossano Ercolini, presidente di Zero Wast Italy e Zero Waste Europe. Riteniamo che a questo punto occorrano da parte vostra azioni concrete in cui coinvolgere la nostra scuola, a conferma dell’impegno di BIC in favore della sostenibilità dei propri prodotti, in particolare le penne a sfera. Pertanto vi confermiamo la nostra piena disponibilità a sperimentare prima possibile presso il nostro Istituto l’esperienza di Ubicuity, già avviata in molti altri paesi, in collaborazione con il Centro Ricerca Rifiuti Zero di Capannori. Siamo ovviamente disponibili anche ad altre forme di sperimentazione che vorrete proporci, sempre nell’ottica di una magigor sostenibilità del vostro prodotto.” I docenti mugellani pongono a BIC anche alcune domande: se si sta sperimentando l’introduzione di materiali biodegradabili per le penne a sfera, e se stanno valutando la possibilità di vendere a parte serbatoio e puntale per consentire il riutilizzo dell’involucro.
Sullo stesso argomento un’altra lettera è arrivata sul tavolo di BIC Italia: l’ha scritta Rossano Ercolini del Centro Rifiuti Zero di Capannori, che ricorda a Bic Italia che esiste una norma che prevede l’esenzione dagli obblighi di autorizzazione per i sistemi di raccolta di carta e plastica, “in quanto presentano rischi non elevati e non sono gestiti su base professionale”. E propone progetti pilota per Capannori e per il Giotto Ulivi di Borgo San Lorenzo “che ha sollevato il caso”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 6 novembre 2019