Per ricordare il passaggio del fronte a Firenzuola “Scriviamo tutti insieme la nostra storia”
Il mese di settembre dell’anno 1944 fu decisivo per la liberazione del Mugello e dell’Alto Mugello dall’occupazione nazifascista. L’episodio centrale fu, tra il 19 e il 20 settembre, lo sfondamento della Linea Gotica sul passo del Giogo. Nei vari Comuni della zona la Liberazione è stata ricordata con diverse iniziative. Per Firenzuola l’evento più importante non è stato l’arrivo delle truppe alleate ma il bombardamento alleato del 12 settembre che ha causato la distruzione pressoché totale del capoluogo e ha segnato lo spartiacque tra una storia secolare e un futuro da costruire.
Per questo il giorno 12 settembre, come mostra la lapide affissa lo scorso anno sotto Porta Fiorentina, è la data ufficiale che ricorda il passaggio del fronte.
In occasione di questo 71° anniversario, l’Associazione Cittadini per la Difesa del Santerno ha organizzato un incontro pubblico per illustrare i risultati di una ricerca storica, ancora in corso, che ha come obiettivo principale la costruzione di una base di conoscenze dalla quale possa svilupparsi una memoria collettiva condivisa.
Questa ricerca, in continua evoluzione, è partita dalla documentazione esistente e si è sviluppata allargandosi a nuove fonti e testimonianze edite e inedite e a nuovi settori di indagine, ad esempio ad aspetti della storia militare.
Alla serata hanno partecipato Pier Carlo Tagliaferri, che ha messo a disposizione della ricerca le sue conoscenze dirette e il suo importantissimo archivio; Pietro Galeotti, giovane storico mugellano, che ha illustrato in maniera puntuale e documentata lo svolgimento della battaglia del Giogo; Luca Calzolari, storico locale, che ha commentato le immagini del bombardamento di Firenzuola, alcune di queste inedite, provenienti dal suo ricco archivio fotografico; Giovanni Contini, presidente dell’Associazione Italiana di Storia Orale, che è intervenuto sulla questione metodologica per questo tipo di ricerche.
Nel corso della serata è stata ricordata più volte la figura di don Rodolfo Cinelli, parroco di Casetta di Tiara, esempio di coraggio e di dedizione estrema per il suo popolo, anche dopo la guerra, con le parole di Alessandro Galeotti e il racconto di Pier Carlo Tagliaferri dell’incontro di don Cinelli con il cardinale Elia Dalla Costa.
L’incontro del 12 non ha avuto la pretesa di fornire una qualsiasi conclusione e, tanto meno, ha avuto l’intento di cristallizzare la storia in una dimensione esclusivamente celebrativa, ma ha soprattutto voluto segnare una “tappa” importante della nostra ricerca. Un’occasione culturale di ampio respiro, ha sottolineato Giovanni Contini, invitandoci a continuare e a diffondere il nostro lavoro, che, a suo avviso, rappresenta un esempio significativo di “Public History”, la quale afferma il valore della storia vissuta dalla gente comune, perché la narrazione storica è un fatto collettivo e i ricercatori non sempre sono degli storici di professione. In questa trama complessa si intrecciano fonti e testimonianze diverse alle quali è riconosciuta pari dignità, intreccio che riesce “a tenere dentro le zone d’ombra, le zone grigie, i punti non risolti fino ad oggi, che costituiscono la vera ricchezza della Storia”.
Questa indicazione metodologica ha avuto un riscontro immediato nell’intervento di Mariangela Ulivi che ha portato alla luce un aspetto finora a noi sconosciuto, e ha indicato una nuova traccia, dando spunto per ulteriori ricerche intorno all’esistenza di un Comitato di Liberazione attivo soprattutto nel soccorso di profughi e sfollati ebrei e nella ricostruzione di Firenzuola.
Occasione, quella dell’incontro del 12, perduta sia per il sindaco e per l’Amministrazione Comunale, la cui assenza è stata ben notata.
Associazione Cittadini per la Difesa del Santerno

Pagina del libro di Pier Carlo Tagliaferri “Firenzuola fra cronaca e storia”, con una pagina del diario del parroco di Pietramala
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 20 Settembre 2015