“Poeticamente” a Vicchio: sabato “Etnica” è nel segno della poesia
Mancano pochi giorni all’apertura della XVIII edizione di Etnica (18-21 giugno), la ricca macchina culturale made in Vicchio proposta ogni anno col medesimo format di successo grazie al quale rappresenta una costante eccellenza fra gli eventi della Provincia di Firenze ed unico festival del Mugello sotto il segno di musica, arte di strada, teatro e Poesia.
Ed è proprio quest’ultima, da qualche anno, ad essersi ritagliata in Etnica uno spazio di notevole interesse, e ad aver innalzato il livello culturale della manifestazione. Sì perché la poesia è una delle attività umane più antiche e nobili, è essenzialmente ricerca di sé stessi e degli altri. Ebbene, per dare la possibilità agli appassionati e ai curiosi di conoscere e approfondire questa indefinibile arte, Etnica ha chiamato, per sabato 20 giugno ore 21,30, in Piazzetta di Ponente, alcuni tra i migliori rappresentanti del contesto poetico italiano del momento in una serata dedicata alla poesia, e in particolar modo a quella performativa. Cos’è la poesia performativa? In definitiva si potrebbe parlare di un ritorno alle origini, quando i poeti si accompagnavano con strumenti e musica per declamare i propri componimenti, magari cantando, recitando, abbigliandosi con costumi e maschere. Ma è anche ricerca di nuovi linguaggi che siano più vicini all’uomo del momento; linguaggi che implicano oggi, tra le altre cose, l’uso di supporti video a fini poetici. Talvolta la videopoesia si avvale di notevole elaborazione digitale, assumendo i caratteri della computer poetry, interamente elaborata da software, altrove è povera di effetti elettronici, avvicinandosi alla performance di poesia sonora o a reading registrati in video. Esistono anche poemi filmici con poca o nulla presenza di testo, del tutto svincolati dalla parola. Insomma, performativa è una poesia che agisce anche al di là dell’azione verbale.
Durante “Poeticamente” parlerà di questo ed altro, con numerose e coinvolgenti letture. A guidarci in questo viaggio la poetessa Giovanna Marmo, autrice di testi quali Fata morta (2006), Occhio da cui tutto ride (2009), e il cd audio Sex in Legoland (2002). È presente in antologie e riviste tra cui Verso, l’immagine. (2004), Sette poeti italiani (2005), Veus paralleles (2007), La fisica delle cose. Dieci riscritture da Lucrezio (Perrone 2011), “Sewanee Theological Review”, “Italies n.13. Parcours poétiques au féminin”, “Chicago Rewiew”, “il Verri”,“Semicerchio”; vincitrice nel 2005 del Premio Delfini.
Ci sarà anche Luigi Socci, agente di commercio, versificatore part-time, performer confessional e (ri)animatore poetico. Autore di circa cento poesie, di cui alcune pubblicate in Il rovescio del dolore (2013), nella plaquette Freddo da palco (2009) e nelle antologie VIII Quaderno italiano di poesia contemporanea (2004) e Samiszdat (2005), oltre che diffuse in rete, è direttore artistico, ad Ancona, del prestigioso festival di poesia “La Punta della Lingua” e dell’omonima collana dell’editore Italic Pequod.
Presente anche l’attrice di teatro Matilde Vittoria Laricchia, co-fondatrice della piccola casa editrice di libri d’artista Origini edizioni e autrice della raccolta Non ci sono foto ma qualcosa è rimasto (2013), vincitrice di premi e riconoscimenti ai concorsi Guido Gozzano, Beppe Manfredi, Don Luigi di Liegro e Nuove Lettere.
Infine presiederà l’evento anche l’ispanista Valerio Nardoni, docente l’Università di Modena e Reggio Emilia, traduttore di numerose raccolte di poesia spagnola (P. Salinas, F. G. Lorca, P. Neruda, Á. Crespo, A. Sánchez Robayna). Direttore della sezione straniera del Premio Ciampi – Valigie Rosse, di cui è uno dei fondatori, è autore di un romanzo, Capelli blu (2012) e di una raccolta poetica, Senso di facilità (2014). Nel 2013 ha ricevuto il Premio Gerald Parks per la traduzione del Romancero gitano di F. García Lorca e nel 2015 il Premio «Achille Marazza» (categoria giovani) per la traduzione dei Sonetti dell’amore oscuro di F. García Lorca.
Poeticamente vi aspetta Sabato 20 giugno alle 21, 30!
Ivan Ferraro
© Il filo, Idee e notizie dal Mugello, 15 giugno 2015