Ponte pericolante sull’Imolese. La Metrocittà accoglie la proposta di un bailey
FIRENZUOLA – “In ogni caso, un ponte provvisorio sarà necessario”. A dirlo sono i tecnici della Città metropolitana di Firenze, che ha la competenza su quella viabilità, in una riunione pubblica a Firenzuola. L’incontro era stato organizzato proprio per spiegare alla popolazione ed agli imprenditori locali la situazione e le soluzioni pensate per il ponte a Coniale in località Cà Bassa.
La struttura era stata chiusa al traffico pesante oltre le 7,5 tonnellate perché ritenuta, a seguito di una ispezione, in pessimo stato strutturale (articolo qui). La proposta del bailey era venuta dal sindaco firenzuolino Giampaolo Buti (articolo qui), appoggiata anche dal consorzio della Pietra serena (articolo qui) e richiesto in una interrogazione dal consigliere metropolitano di centrodestra Cecilia Cappelletti (articolo qui). “La Città metropolitana si è già attivata per comprare il ponte provvisorio – ha spiegato Tommaso Triberti, delegato della Metrocittà alla Viabilità di queste zone e sindaco di Marradi – abbiamo dei preventivi. La spesa è sui 500mila euro”.

L’ingegnere Daniele Storai
“Saremo – ha detto l’ingegnere Daniele Storai – il 5 ed il 6 aprile sul luogo con una ditta specializzata per valutare le operazioni per l’installazione di un bailey. Sarà necessario piantare dei micropali di 10-15 metri, fare un cordolo, una gettata di calcestruzzo. Io predisporrò tutta la documentazione per la pratica da presentare al genio civile. E’ un lavoro che viaggia di pari passo con le analisi sull’infrastruttura attuale, che ci faranno scegliere la collocazione del provvisorio, o sopra o accanto, che avverrà tra giugno e luglio di quest’anno”.
Su questa tempistica è stata forte la critica degli imprenditori locali presenti. Quella strada, la Sp 610 Selice-Montanara-Imolese, è la direttrice principale che collega Firenzuola all’imolese ed al ravennate. “Il problema – hanno detto dal pubblico – è che l’economia del nostro paese si fonda sul traffico pesante. Il bailey a luglio significa far chiudere le aziende, non si può stare quattro mesi senza passare lì; dopo potete pure non farlo il ponte, perché siamo già andati in rovina. Serve subito. Alternative di percorrenze non ci sono: passare da La Faggiola o da Piancaldoli non è possibile, perché ci sono limitazioni di portata; prendere l’autostrada via Bologna implicherebbe un aumento dei costi di trasporto non applicabili ai nostri clienti”.
“Come consorzio della Pietra serena, sottoscritta da tutte le imprese, avevo inviato una lettera (articolo qui) – ha detto Marco Sozzi del Copser – credo che in questa discussione vada fatta una distinzione tra le questioni tecniche e le scelte politiche. Il manifatturiero è il settore che dà più occupazione a Firenzuola. Mi risulta lo sia anche per Marradi e Palazzuolo sul Senio. Senza una logistica, il manifatturiero non vale niente. Qui, i container, i bilici ed i camion viaggiano notte e giorno. Nelle nostre aziende siamo costretti a prendere decisioni. Che prendano decisioni anche i politici”.
“Questo ponte è vitale – ha detto il vice sindaco di Firenzuola con delega alle Attività produttive Francesco Guidarelli – perché sarebbe un colpo perdere dai 50 ai 70 posti di lavoro. Sulle valutazioni economiche prevalga l’aspetto dell’urgenza e della funzionalità”.

Il consigliere metropolitano delegato alla Viabilità del territorio e sindaco di Marradi Tommaso Triberti
“L’ultimo dei nostri problemi sono i soldi – ha replicato il consigliere della Metrocittà Triberti – in questo caso non è la questione monetaria a farci fare delle scelte, ma le analisi strutturali. Ci sono dei tempi tecnici minimi poi per approvare i progetti, andare in gara e per fare i lavori, che non si possono accorciare. Faremo il prima possibile, con la massima fretta”.
Nel frattempo sono state pensate modalità o formule di compensazione per le aziende locali? “Stiamo cercando di capire, come Città metropolitana e credo lo stia facendo anche il Comune – afferma Triberti – se ci siano degli strumenti. Io non prometto se non sono certo al 100% di poterlo mantenere, ma stiamo lavorando per avere delle soluzioni normativamente accettabili”.
Fabrizio Nazio
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 4 aprile 2023