MUGELLO – Dieci anni fa c’era un altro progetto di impianto eolico: si volevano alzare 14 aerogeneratori nella zona di Bruscoli, nel comune di Firenzuola. Due linee parallele, in località Confienti – Monte Bastione, sul crinale appenninico tra 1020 e 1190 metri sul livello del mare.
La popolazione era in buona parte contraria, ed espressero un giudizio negativo, con un’interrogazione che sposava integralmente le posizioni degli anti-eolico, anche due consiglieri regionali del Pd, Gianluca Parrini ed Eugenio Giani. Sì, anche l’attuale presidente della Regione Toscana, che ora è favorevole all’impianto sul crinale di Villore, e ha dato il via libera all’opera.
Tra l’altro, anche per Bruscoli, il proponente era la stessa ASGM di Verona, che adesso ha progettato l’impianto eolico tra Vicchio e Dicomano. Nell’interrogazione regionale di dieci anni fa i consiglieri pd Parrini e Giani iniziavano evidenziando il pregio dell’ambiente e del paesaggio firenzuolini, poi si condividevano le motivazioni “della netta contrarietà al progetto manifestata dai residenti nella frazione di Bruscoli”, in particolare per “il notevole impatto sul paesaggio, trattandosi di un crinale che sfiora i 1200 metri di altitudine, sul confine tosco-emiliano, visibile sia appena fuori Firenze e sia dai versanti bolognesi delle valli del Setta e del Savena”.
Nell’interrogazione poi si evidenziavano le rilevanti conseguenze in termini di danno alla flora e fauna selvatica, con particolare riferimento all’avifauna, ai chirotteri (tra i quali il barbastello e il miniottero), ai rapaci, e i rischi idrogeologici derivanti dalle opere di cantiere comportanti sbancamenti e disboscamenti in un’area che presenta elevata acclività e definita ad alto rischio frane.
Non mancava poi il riferimento alle conseguenze in termini di danni alle persone derivanti dal rumore, e si segnalava infine “la recente bocciatura di un progetto presentato dalla stessa Agsm poco più a Nord di Bruscoli in territorio emiliano in un contesto del tutto simile a quello del progetto attuale, in relazione al quale anche la Regione Toscana ha espresso parere negativo”.
Giani e Parrini, nella loro interrogazione di dieci anni fa, sottolineavano infine un altro “difetto” del progetto eolico a Bruscoli: “Gli impianti eolici hanno positive ricadute ambientali a condizione che sia dimostrata la presenza di vento sufficiente ed in questo caso il proponente dichiara 1650 ore vento/ anno, quindi un numero inferiore rispetto a quello indicato come produttivo nelle Linee Guida Nazionali, pari a 1800”.
Lecito cambiare opinione. Sicuramente in questo caso, il presidente Giani l’ha cambiata piuttosto radicalmente.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 6 Novembre 2022
7 commenti
Normale…GIANI E SEI IN BUONE MANI….)
Possibile ritrovare il testo dell’interrogazione…? Grazie!
Giani ha cambiato idea? Per fortuna! Come disse James Russell Lowell “Solo i morti e gli stupidi non cambiano mai opinione”. Del resto anche il sindaco Nardella ha recentemente cambiato idea riguardo al fotovoltaico sui tetti di Firenze. E mi chiedo perché non anche nel Mugello.
Quello che dispiace è che questi cambiamenti di opinione siano adesso determinati da motivi economici, il “caro bollette”. Il fatto che l’energia prodotta da fonti fossili stesse portando l’umanità all’autodistruzione, come gli scienziati dicono da decenni, non è mai importato a nessuno, tranne che a pochi bollati come ambientalisti talebani.
Quanto all’eolico nel Mugello ho già espresso diverse volte come la penso:
https://www.ilfilo.net/dai-lettori-lettera-aperta-ai-no-eolico-del-mugello/
https://www.ilfilo.net/leolico-indispensabile-il-si-del-laboratorio-ambientale-mugello-allimpianto-previsto-tra-vicchio-e-dicomano/
Pensate che il Mugello potrebbe essere indipendente energeticamente, anzi diventare un esportatore di energia, tutta rinnovabile, con buona pace di Putin e di tutti i petrolieri:
https://www.ilfilo.net/proposte-energetiche-per-un-mugello-rinnovabile-ed-autonomo/
https://labambientalemugello.home.blog/2022/05/17/ambiente-ed-energia-per-il-mugello/
Però il contributo dell’eolico è essenziale, e per nostra fortuna il crinale dell’Appennino settentrionale, compreso quello nella zona di Bruscoli, è uno dei posti migliori in Italia per velocità e costanza del venti, basta consultare l’Atlante Eolico di RSE:
https://atlanteeolico.rse-web.it/start.phtml
e si vede come i nostri crinali siano ottimi per la produzione di energia eolica, migliori anche di gran parte delle possibili posizioni per impianti offshore. Perché non sfruttare questa possibilità che ci vene regalata?
Tutto dipende da come tira il “vento”…
Premessa: che gli investitori nelle “rinnovabili” siano diversi e distinti da quelli nel “fossile” è una favola propagandistica buona per gli ingenui: il privato che investe vuole un ritorno in soldi, dal vento, dal petrolio o dai rifiuti, per lui cambia poco. E se dice di voler salvare il pianeta ci prende… in giro.
(Possono essere diversi i propagandisti, ma sempre dalle nostre bollette arriva la “crana”, anche per loro…)
Un esempio? Una multiutility veneta!!!
…la cui centrale a GAS produce più del doppio di energia di tutte le baracconate a vento e sole, da lei stessa installate, messe insieme e da noi utenti ben foraggiate.
Il link con i dati? Era sul sito della multiutility veneta stessa. Poi, quando qualcuno ha rilevato il dato, e lo ha messo in rete… la multiutility veneta ha banalmente CANCELLATO la propria stessa pagina web, approfittando di una fusione societaria.
Se il Filo vuole lo screenshot di quella vecchia pagina web, sa dove chiederlo…
Spingere per installare una pletora di impianti che producono POCO, in modo incostante e non programmabile, significa dover raddoppiare la POTENZA installata (il che conviene agli investitori privati, e ai loro galoppini) per NON avere un’equilibrata produzione di ENERGIA (che converrebbe invece a chi paga la bolletta).
Gli scienziati? Dicono tante cose, non tutte coincidenti fra loro, anzi: ma c’è sempre qualche furbetto che chiama la scienza, o meglio PARTE di essa, a soccorso della propria propaganda di basso profilo.
Il capitale d’investimento si serve infatti anche della scienza (che di finanziatori ha bisogno), e anche dei galoppini di governo. Parliamo proprio dell’Atlante Eolico… Ci fu infatti qualcuno che scrisse osservazioni formali (agli atti) in cui faceva notare che l’Atlante Eolico rilevava una bassa ventosità proprio sui crinali che fanno gola ai veneti e ai sindaci loro amici. E dal Veneto giudicarono l’osservazione “risibile” (è agli atti). Poi è successo, in pochi mesi, che qualche amico dei veneti, romano, abbia frettolosamente cambiato… l’Atlante Eolico. Come se la ventosità dei crinali in questione fosse miracolosamente aumentata nel giro di un anno.
Qui c’è qualcuno che, per soldi, ci sta prendendo… in giro.
E l’unica cosa giusta che dice è che i “cambiamenti d’opinione” siano “determinati da motivi economici”.
con questa bagarre di osservazioni è chiaro che non si arriva a niente è l’ora di farla finita e tornare a un uomo solo al comando , chiunque sia decida il da farsi e così si faccia , la democrazia è una bella cosa ma molte volte genera il caos .
Lorenzone Della Gratella
L’esperienza con l’uomo solo al comando, presente e passata, è che di solito porta a milioni di morti…