Lettere per l’Ucraina. Appunti su una situazione che mai avremmo voluto vivere
MUGELLO – Per scelta, “Il Filo” preferisce dedicare le proprie pagine a questioni mugellane. Stavolta, per la guerra scatenata dalla Russia contro l’Ucraina, abbiamo invece voluto dare spazio a riflessioni, pensieri, valutazioni su una vicenda che è lontana qualche migliaia di chilometri nel suo più drammatico svolgersi, ma che riguarda tutti, riguarda anche ognuno di noi.
Così in questa pagina raccoglieremo via via gli scritti pubblicati sul “Filo” – sul tema della guerra. Per una corale, consapevole e responsabile riflessione.
COMMENTI
- È un giorno di lutto, oggi. Per tutti
- Ukraina – di Riccardo Nencini
- Ucraina, cambia ancora la storia: torna l’URSS versione 2.0 – di Massimo Biagioni
- Russia contro Ucraina: una vicenda per ripensare al nostro presente e al nostro futuro – di Giacomo Bagni
- La guerra non ha mai portato niente di buono. E attenzione all’orgoglio russo. – di Renata Innocenti
- E adesso tutti determinati contro Putin (non il popolo russo) e la guerra – di Leonardo Borchi
- La Russia, il mondo e noi. Uno sguardo storico dal bordo del baratro – di Claudio Carpini
- Lettera dall’Ucraina. La drammatica testimonianza di padre Romualdo, frate francescano – di padre Romualdo
- A fianco del più debole, a fianco di chi è aggredito. Aderiamo a “Cities stand with Ukraine” – de Il Filo
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INIZIATIVE
- FOTONOTIZIA – Il Mugello per la pace
- Anche il Mugello al presidio contro la guerra in Ucraina
- FOTONOTIZIA – Gli studenti della primaria di Borgo richiamano la “pace”
- Borgo San Lorenzo, l’appello dell’amministrazione comunale: sventoli la pace sui balconi
- Un presidio per la pace nella sede del PD di Borgo San Lorenzo
- NOTIZIA FLASH – Borgo San Lorenzo per la pace
- FOTONOTIZIA – In piazza a Barberino per dire “no” alla guerra
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – Febbraio 2022
I drammatici avvenimenti dell’Ukraina e direi anche dell’Europa non hanno appello per il motivo che Putin ha avanzato il disagio e le richieste della Russia in rapporto al processo di europizzazione in atto nei paesi dell’ex blocco sovietico, mettendo prima di tutto la “pistola” sul tavolo: le allusive manovre militari ai confini della Repubblica Uraina, poi su, su, con minacce sempre più aggressive. Credo giusto che il canale delle trattative debba rimanere sempre aperto e che la risposta militare dell’Europa sia tenuta nel cassetto, rispetto a quella economca.
In tutto questo incrociarsi di notizie credo opportuno avere attenzione di un significativo pregresso di rapporti fra Putin e la NATO, la sua ignorata proposta di adesione, che se per gli USA poteva avere significato non altrettanto per l’Europa nei confronti di un paese europeo. Non che la richiesta possa aver avuto al momento alcuna possibilità di messa in discussione, di fatto però l’Europa a isolato il governo russo. Dopo la caduta del muro e la disintegrazione dell’Unione Sovietica, la Russia non era più in grado di un’esistenza propria in un isolato contesto di potere economico e militare, ma doveva trovare partner strutturali per evitare un ingresso nella globalizzazione dei mercati succube agli Stati Uniti ed alla Cina. In ciò è innegabile che l’Europa ha scartato ogni ipotesi in tal senso, privilegiando un rapporto di concorrenza economica e militare poggiato sulle econmie occidentali o la NATO, ponendosi sotto il protettorato degli Stati Uniti. Stati Uniti che hanno esplicitamente dichiarato il loro coinvolgimento codizionato nella crisi Ukraina.
Certamente questa ggressione va fermata con tutto il supporto umanitario, economico e militare, che ci auguriamo possa portare la Russia ad arrestare ogni aggressione, con o senza Putin che comunque non ha più alcuna credibilità. Ma dobbiamo cominciare a pensare al dopo, non più veramente come singoli pesi ma come Europa.