Comitato No Discarica Firenzuola: “Non siamo soddisfatti della mozione Pd approvata”
FIRENZUOLA – In merito alla mozione espressa dalla maggioranza del Consiglio regionale, lo scorso martedì (articolo qui), avente ad oggetto il progetto di ampliamento della discarica situata a poca distanza dall’abitato di Firenzuola (impianto il Pago), come si può chiedere al comitato di cittadini contrari alla riapertura di essere soddisfatti? A farne una lettura non attenta, si potrebbe addirittura credere che veramente si vada verso la non riapertura della nostra discarica. Questo si, ci avrebbe reso felici. Ci avrebbe reso abbastanza felici, se ci avessimo trovato scritto chiaramente che la decisione sarebbe stata rinviata a dopo l’approvazione del nuovo piano regionale di gestione dei rifiuti, come, invocando i principi dell’economia circolare, si è detto per l’inceneritore di Sesto. Soluzione che sempre per quanto riguarda Sesto, pare adesso vedere in pieno accordo l’assessore Fratoni e il presidente della Regione Rossi, in precedenza in rotta di collisione sull’argomento. Però, a ben vedere, nella mozione non c’è scritto nulla di simile. L’iter di approvazione della nostra riapertura, procede dritto verso la meta. Il 14 marzo si è conclusa con esito favorevole al progetto la conferenza dei servizi in proposito. Il prossimo passo è l’approvazione della Giunta, che la Fratoni ha rivendicato essere un atto meramente amministrativo, posto fuori dalle possibilità di indirizzo del Consiglio. Un atto dovuto. Torna qui in mente il paragone con Sesto. In quel caso la politica sembra aver deciso di forzare la mano, buttando a gambe all’aria, a rischio di pagare pesantissime penali, il progetto già aggiudicato dell’inceneritore. Ci preme chiarire che, se non amiamo le discariche, nemmeno gli inceneritori ci stanno simpatici. A farci fare questa considerazione non è l’invidia o l’auspicio che l’inceneritore si apra. Però il ragionamento fatto per il termovalorizzatore di Sesto potrebbe benissimo essere applicato anche alla Discarica di Firenzuola. Invece no. Questo nella mozione non si trova. Cosa si trova invece nella mozione? Un generico impegno a provare a “convincere” Hera a ritirare di sua volontà il progetto; un invito a convocare un tavolo che definisca una data certa di chiusura e scongiuri l’apertura del lotto sei. Poi c’è il punto tre che suona proprio come un “vorrei ma non posso”, dove si dice alla Giunta di provare ad effettuare comunque una valutazione sulla possibilità di subordinare qualsiasi ipotesi di ampliamento al nuovo piano di gestione dei rifiuti. Tradotto, scusateci, ma vuol dire: “Ci dispiace magari, ma il lotto V va ad apertura”. Che non ci si chieda quindi di essere contenti. Evidentemente ci sono dei problemi sulla programmazione regionale nella gestione dei rifiuti e Firenzuola, territorio ai margini e scarsamente popolato, è il primo ad essere chiamato per l’ennesima volta a farsi carico dell’ennesima emergenza. Capiamo le difficoltà a trovare una mozione condivisa e la soluzione del tavolo di confronto appare certo logica e ragionevole, ma la decisione sulla riapertura doveva almeno essere agganciata a quel tavolo, subordinata a quel tavolo. Invece non ci sono garanzie per noi, solo auspici. Il nostro comitato non vuole fare politica, vuole evitare la riapertura della discarica e continuerà ad impegnarsi come può in quel senso e con quell’obiettivo, come fino ad ora ha cercato di fare. A tale proposito abbiamo proposto di organizzare una manifestazione pubblica a Firenzuola, contestualmente ad un Consiglio comunale aperto, invitando a partecipare tutti gli esponenti delle istituzioni regionali e dell’Unione dei comuni del Mugello.
Comitato No Discarica Il Pago
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 29 marzo 2018