Il primo intervento del candidato Romagnoli e le proposte dei tavoli programmatici
BORGO SAN LORENZO – Sala piena, al Circolo Spazio 3, per l’incontro organizzato dalla coalizione progressista – formata da Borgo in Comune – Rifondazione Comunista, ex-Pd costituitisi nel gruppo Progressisti Democratici, e Movimento Cinque Stelle. Tutti ad attendere la nomination del candidato sindaco.
E alla fine, dopo una lunga attesa, riempita dalle sei relazioni sugli esiti dei tavoli tematici tenutisi nei giorni scorsi per la raccolta di proposte per il programma, il nome è stato reso pubblico. La scelta è caduta dunque su Leonardo Romagnoli, già candidato cinque anni fa per “Borgo in Comune”, che nel suo intervento, dopo l’applauso della platea, ha subito annunciato il ticket: in caso di vittoria, ha detto, il suo vicesindaco sarà Silvia Notaro.
A coordinare la serata è stato Lorenzo Verdi. Prima di dare la parola a Gabriele Timpanelli, scelto per annunciare la candidatura, l’esponente di Rifondazione lo ha sottolineato: “Durante i tavoli tematici abbiamo chiesto anche le caratteristiche che il candidato deve avere. E tra queste, esperienza, capacità di ascolto, trasparenza, competenza, la capacità di unire: questo è alla base della decisione presa, con un confronto sereno nella coalizione”.
Poi la parola a Timpanelli, che ha parlato della coalizione come la vera novità di queste elezioni, “ma non per i simboli, bensì per le modalità di partecipazione e di ascolto”. Anche lui ha parlato di “confronto franco e sereno tra le forze politiche”, confessando di averne sentito la mancanza; “da anni – riferendosi al suo ex-partito- non riuscivamo neppure ad essere ascoltati, qui ho ritrovato uno spazio dove si può lavorare confrontandoci insieme”.
Poi, come detto, ha annunciato che il candidato della coalizione sarà Leonardo Romagnoli. Questo ha iniziato il suo intervento ricordando Sandra Cerbai, e con quella che ha definito una novità, l’indicazione del vicesindaco, nella persona di Silvia Notaro, e non escludendo che potranno in seguito essere comunicati anche i nomi degli assessori. “La nostra – ha aggiunto – non sarà una campagna mediatica, ma fatta luogo per luogo, a cominciare dalle frazioni, dove abbiamo sentito un disagio forte”.
Poi si è riferito alla prossima approvazione del POC, lamentandosi che si continui a prevedere interventi edilizi nuovi, come quelli previsti nell’area tra viale della Resistenza e viale Giovanni XXIII, “un parcheggio con 200 posti auto, non 50, ma 200, e un immobile per servizi e commerciale di 3000 mq.” E Romagnoli ha aggiunto: “Il primo obiettivo è quello di piantare alberi, per migliorare vivibilità e benessere, limitando il consumo del suolo e la cementificazione”.
Nella prima parte della serata sono stati presentati i risultati degli incontri dedicati al programma. Verdi ha evidenziato la grande partecipazione, “una media di 20 persone a tavolo, abbiamo contato almeno 250 persone in questa prima fase, una cosa incredibile”, e ha sottolineato che “è un programma in divenire costruito insieme alle persone. Non vogliamo presentare un libro già scritto”. E l’ha subito ribadito: “La candidatura non è l’aspetto prioritario, per noi prima viene il programma, non abbiamo voluto fare come fanno gli altri. Abbiamo voluto trovare la persona più adatta a portare avanti il programma”.
Così Chiara Risti ha presentato le proposte sulla sanità, Giacomo Tagliaferri su Ambiente ed Energia, Federica Cerbai sull’urbanistica, Silvia Notaro ha relazionato su Politiche giovanili, cultura e sport, Andrea Becattini sulla scuola, Tommaso Romagnoli sui servizi pubblici e i Beni Comuni.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 4 Aprile 2024
Non c’è nulla di nuovo sotto il sole ,purtroppo Romagnoli lo conosciamo bene ,e ci rammenta come si pronunciasse contro la realizzazione della ferrovia ad alta velocità , tanto che essendo all’ora assessore del comune di Borgo , aveva sentenziato che se si fosse fatto la ferrovia , si sarebbe dimesso e non avrebbe più fatto politica . La ferrovia ad alta velocità è stata fatta , ma il Romagnoli non si dimise da assessore e si interessa ancora di politica