L’analisi del voto regionale del PD marradese: “Marradi ha votato Triberti, non Renzi”
MARRADI – A Marradi, probabilmente, il PD ha ottenuto il peggior risultato di tutta la Toscana: un risicato 13,9%. È stato l’effetto Triberti, passato in Italia Viva. Così ora il PD, un po’ piccato, ha diffuso un comunicato per dare la propria lettura del voto.
La Toscana ha deciso democraticamente. La nostra coalizione ha vinto: Eugenio Giani è il nuovo presidente della nostra regione. A lui e alla sua squadra vanno i migliori auguri di buon lavoro.
La Lega arretra mentre il PD con il 35% dei voti e la maggioranza assoluta dei consiglieri (22 su 40) conferma di essere la forza politica centrale e imprescindibile per il buon governo di questi territori, sui quali la Lega non aveva nessun progetto politico se non quello di liberarla (da che cosa?) per rovesciare il governo nazionale: un tentativo maldestro che i cittadini hanno saputo riconoscere come tale.
A Marradi ha stravinto il sindaco Triberti, grazie alla stessa base elettorale della lista civica INSIEME PER MARRADI: un progetto politico nato nelle file del centrosinistra marradese, PD in testa, e portato avanti con serietà e convinzione anche grazie al coinvolgimento di buona parte della società civile.
Siamo felici di aver contribuito a far crescere un candidato che ha dimostrato coi fatti di essere per il nostro paese, almeno a nostra memoria, il miglior sindaco di sempre.
Tuttavia poche settimane prima dell’inizio della campagna elettorale, Triberti ha deciso di uscire dal PD per entrare in Italia Viva. Questo non cambia il nostro apprezzamento nei suoi confronti: si tratta di un’iniziativa legittima dal punto di vista personale, anche se politicamente intempestiva e destabilizzante.
La nuova formazione di Matteo Renzi si dimostra irrilevante. Il declino del senatore pare irreversibile: raggranella appena il 4,4% dei consensi nei luoghi che dovevano rappresentare la sua roccaforte, ottenendo 2 seggi. Nel resto d’Italia la situazione pare essere ancora peggiore.
Ora più che mai il PD locale si rivela quindi indispensabile per scongiurare il rischio di isolamento politico di questa amministrazione.
Un partito è infatti una rete di relazioni, e noi del PD sappiamo mantenerle. Siamo convinti di rendere un buon servizio al nostro paese assumendoci il peso di questo compito: continuare a garantire fino alla sua scadenza naturale il percorso di un’amministrazione che ha lavorato molto e bene, consci che per fare ciò sia necessario mantenere un contatto aperto con la prima forza in toscana, il PD appunto.
Per il bene di Marradi siamo convinti che sia stato utile e strategico votare con il cuore da una parte e la testa dall’altra sostenendo la mugellana Fiammetta Capirossi, da sempre in quota PD, consigliere regionale uscente che ringraziamo anche per essere stata molto vicina a noi e a questa amministrazione. Di fatto, resta che stavolta non avremo nessuno, di nessuna forza politica, a rappresentare il Mugello in consiglio regionale.
In sintesi, Marradi ha votato per un candidato marradese premiandolo per il suo ottimo lavoro di Sindaco, non certo per Renzi.
Aggiungiamo anche che se all’interno della coalizione fosse stato possibile il voto disgiunto (Pd+Triberti come preferenza), i risultati delle schede elettorali mostrerebbero uno specchio fedele della realtà: ossia che i sostenitori dei “democratici” marradesi ci sono ancora tutti.
©️ Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 25 settembre 2020