Più di cento agriturismi in Mugello, l’iniziativa di Coldiretti all’autodromo
SCARPERIA E SAN PIERO – C’era tanta gente a “Incontriamoci”, il primo degli incontri territoriali con gli operatori agrituristici, che si è tenuto nella grande sala stampa dell’Autodromo del Mugello giovedì 29 Febbraio, e che è stato promosso da Coldiretti Firenze – Prato, da “Campagna Amica” e da Terranostra Firenze – Prato.
Insieme con un centinaio di operatori mugellani c’erano diversi amministratori locali, dal sindaco di Vicchio Filippo Carlà Campa a quello di Scarperia e San Piero Federico Ignesti, dal presidente dell’Unione dei Comuni Stefano Passiatore alla vicesindaco di Borgo San Lorenzo Cristina Becchi e di Barberino Sara Di Maio e all’assessore di Scarperia e San Piero Marco Recati.
“Una iniziativa di settore, con aspetti tecnici – sottolinea Matteo Borselli, segretario mugellano di Coldiretti -, ma al quale abbiamo invitato anche tutti i sindaci e i referenti dell’ufficio Turismo dell’Unione dei Comuni. Vogliamo utilizzare gli strumenti a disposizione per la promozione del territorio e lanciare un messaggio circa l’offerta turistica e le eccellenze enogastronomiche che caratterizzano il nostro territorio, e lo abbiamo fatto in una sede importante, quella del Mugello Circuit, con il quale abbiamo promosso iniziative di promozione anche nel 2023. Come possiamo vedere, oggi ci sono tante persone e tanto interesse. Del resto abbiamo milioni di turisti vicino a noi, e c’è bisogno di migliorare i collegamenti con la città. Attrarli sarebbe un volano importante per la nostra economia”.
Raffaele Edelmann, presidente di Terranostra Firenze – Prato, ha il polso della situazione degli agriturismi mugellani: “”Il settore è in ripresa, stiamo uscendo da una crisi strutturale, ci sono prospettive di un buon afflusso turistico e stiamo lavorando per incrementare le esperienze che le strutture agrituristiche offrono sul territorio. E’ chiaro che si dovrebbe riuscire a intercettare e finora non ci siamo riusciti, i flussi dei turisti che visitano Firenze, per offrire loro la nostra natura, la nostra enogastronomia. Questo è l’obiettivo, naturalmente tenendo in considerazione anche le esigenze legate ai cambiamenti climatici, favorendo ad esempio la mobilità elettrica”.
Il numero degli agriturismi in Mugello – gli chiediamo – è basso o troppo elevato? “Intanto – risponde Edelmann – bisogna dire che forse quelli che emergono non sono neppur tutti. Alcuni non appaiono perché magari sono mascherati da altre attività. Però il territorio è molto ampio e vario. La concorrenza fa bene. Il Mugello è un’area che può soddisfare tutti e fare numeri sempre maggiori”.
Edelmann sottolinea un altro aspetto importante: “”Il settore è bello, ma anche molto duro. E’ un lavoro stagionale; chi si affaccia a questo lavoro dovrebbe sapere che si tratta di uno stile di vita, invece alcuni dopo un anno sono già ko. Gli orari di lavoro sono molto estesi; ci vuole passione, come in generale in campagna. E di fatto facciamo un lavoro doppio, quello agricolo da una parte, e quello turistico dall’altra”.
Spesso si sottolinea che i prezzi negli agriturismi toscani sono troppo elevati. “In linea di massima per il Mugello non lo direi. Anche le strutture agrituristiche devono fare i conti con l’inflazione, pur cercando di di mantenere un vantaggio competitivo rispetto agli alberghi. E’ giusto avere un prezzo più basso, anche perché offriamo un servizio diverso da quello degli alberghi, ma bisogna anche stare al passo con i tempi”.