Niente piscine al coperto in Mugello, l’assessore Frandi fa il punto. E replica a Romagnoli
BORGO SAN LORENZO – Il Centro Piscine di Borgo San Lorenzo è chiuso per lavori e dal primo dell’anno chiuderà anche la piscina al coperto, privata, del Borgo Nuovo a San Piero. E così scoppiano le polemiche e le accuse. In particolare Leonardo Romagnoli, consigliere comunale di “Borgo in Comune”, ha criticato le scelte e le non-scelte dell’amministrazione comunale. Domandandosi perché non si sia trovato un accordo con il privato. A queste critiche ora vuole rispondere l’assessore allo Sport del Comune di Borgo San Lorenzo. Lo abbiamo intervistato.
L’accusa è pesante: non vi siete adoperati abbastanza per garantire a giovani e adulti una piscina coperta…
Non so francamente come si possa muovere un’accusa del genere a un’Amministrazione che in quattro anni ha stanziato circa 600mila euro per tenere aperta la piscina, oltre al fatto di aver scelto di investire sulla progettazione della ristrutturazione dell’impianto, investimento che ci ha permesso di ottenere fondi PNRR per circa 2 milioni e 400mila euro e iniziare i lavori. Abbiamo sempre considerato le piscine coperte un servizio fondamentale per tutta la comunità, vista la pluralità di attività svolte e di soggetti coinvolti e abbiamo dimostrato con i fatti di volerlo garantire. Se, d’altra parte, un impianto privato in contemporanea decide di chiudere legittimamente la piscina, è colpa dell’Amministrazione?
Il consigliere dell’opposizione di sinistra, Leonardo Romagnoli, sponsorizza un accordo con questo soggetto privato. Perché non l’avete tentato?
Lo abbiamo tentato eccome! Abbiamo aperto un’interlocuzione con il proprietario di quell’impianto, anche se la cessazione ufficiale di quel servizio è stata data a novembre da parte del precedente gestore, quindi per correttezza abbiamo atteso comunicazioni ufficiali, con incontri insieme anche all’Unione dei Comuni. Dando per buone le cifre che riporta Romagnoli stesso, la somma richiesta, senza il periodo estivo e con in più il rischio di impresa, non ci consente di poter considerare quella ipotesi. Ricordiamoci che i nostri sono fondi pubblici e che sarebbe stata comunque necessaria una convenzione a tre con l’Unione dei Comuni per la gestione di un impianto fuori dal territorio comunale, e per di più privato.
Si parla anche di un impegno, che non c’è stato, da parte dell’Unione dei Comuni del Mugello. Su questo come stanno le cose?
L’Unione dei Comuni del Mugello deve essere solo ringraziata, perché in questi anni ha fatto la sua parte, stanziando 25mila euro l’anno, per aiutarci a sostenere le attività scolastiche svolte nell’impianto nel periodo della pandemia e del caro bollette. Certamente il contributo sarebbe auspicabile salisse, o che l’Unione entrasse nella società Vivilosport, vista la valenza territoriale dell’impianto.
Tra l’altro Romagnoli parla di chiusura “per qualche anno” di questo servizio. È vero?
Noi lavoriamo per riaprire l’impianto esterno la prossima estate, e iniziare in autunno la stagione al coperto, con un ambiente più bello e funzionale, con tante attività natatorie.
A proposito, ma è vero che il precedente progetto, elaborato quando non eri assessore (era assessore allo Sport Gabriele Timpanelli), prevedeva la vasca interna tutta a profondità uniforme, oltre i 2 metri? Ma com’è possibile?
Mi dicono fosse una ipotesi che prevedeva una vasca a profondità elevata e uniforme, che sicuramente avrebbe permesso di giocare una partita di pallanuoto, ma non avrebbe permesso di svolgere tutte quelle attività che necessitano di spazi acqua di altezza meno elevata, come i corsi di nuoto per principianti adulti o attività riabilitative, per fare solo alcuni esempi. Abbiamo dovuto fare una scelta. Credo quella più giusta per lo sport e per la gestione dell’impianto, anche in base alle risorse a disposizione.
In conclusione, assessore Frandi, come giudichi le critiche e anche l’interrogazione presentata da Romagnoli?
Sono contento che abbia finalmente cambiato idea! In questi anni ha sempre espresso la sua contrarietà a parole e anche con il voto, votando contro tutti gli atti presentati in Consiglio comunale, nei quali si decideva di stanziare le somme necessarie al mantenimento dell’impianto. Sì perché in tutti gli atti, approvati in consiglio comunale grazie ai voti del PD e del Gruppo Civico con i quali abbiamo tenuto sempre aperto questo presidio sportivo e sociale fondamentale, investendo, in quattro anni difficili, oltretutto tra covid e caro bollette, quasi 600mila euro, Borgo in Comune ha sempre votato contrario, se non mi sbaglio. Anche nel Consiglio dell’Unione ha ribadito la propria contrarietà alla richiesta dello stanziamento di 25mila euro, somma fondamentale per la gestione dell’impianto in particolare delle attività scolastiche. E comunque, a differenza delle chiacchiere, noi continuiamo a fare: nei mesi passati abbiamo tutelato i lavoratori del Centro Piscine, stabilendo un sostegno al reddito per il periodo di chiusura, siglando un accordo sindacale, che mai era stato fatto fino ad ora. Adesso abbiamo stanziato 30mila a favore delle attività delle società sportive del nuoto e della pallanuoto. Se il Centro Piscine è rimasto aperto, è grazie a chi ha stanziato soldi. Ognuno può leggere gli atti e farsi un’idea. E su questa strada continueremo a lavorare.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 26 dicembre 2023
Tante parole ma poca memoria , di quando fu appaltato il progetto di copertura delle piscine di Borgo . Quando gli appalti vengono pilotati dalla politica, la fine non poteva essere che questa , il progetto di copertura delle piscine di Borgo non era ne economico ne valido strutturalmente , e la fine non poteva che essere che questa . Come pure l’impianto di depurazione delle acque di Rabatta che non ha mai funzionato a regola d’arte ma è servito ai partiti al potere per ottenere le bustarelle del caso .