This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.
- Home
- Archivio
- Iniziative
- Idee
- Nel territorio
- CHI SIAMO
- Dai lettori
- Annunci
- Le Aziende del Mugello
- Le rubriche degli esperti
RIFLESSIONI SUL VANGELO DELLA DOMENICA – “Io vi darò ristoro”
VICCHIO – I sacerdoti del Vicariato del Mugello, a turno, propongono una riflessione tratta dalle letture della Messa domenicale. Oggi è la volta di Luca Gentili, diacono dell’unità pastorale di Vicchio.
Commento al Vangelo della XIV domenica del tempo ordinario (A) Mt 11, 25-30. In quel tempo Gesù disse: “Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero”.
Quali caratteristiche dovrebbe avere il liberatore, il “nostro eroe”?
All’epoca di Gesù molti si erano posti il problema di riconoscere quello che era atteso come il Messia, il Cristo, l’uomo che avrebbe liberato Israele dall’oppressione (anche politica e militare) e l’avrebbe fatto entrare in una nuova epoca di pace e prosperità. Alcuni studiavano le scritture e pensavano di poter riconoscere così i primi segni di quell’atteso tempo glorioso.
Perché dunque non hanno riconosciuto Gesù come il Cristo?
Gesù innalza un inno di lode al Padre perché ha rivelato ai piccoli la presenza fra loro del Messia, del liberatore, nascondendola a dotti e sapienti del suo tempo.
Oggi si potrebbe far presto a dire che il segreto sta nell’umiltà, nel non scommettere tutto sulle nostre forze, sul nostro studio, sul nostro lavoro. Sapienti e dotti sarebbero allora farisei e scribi, quelli che hanno studiato la Legge e ne hanno fatto il loro (e soprattutto l’altrui) giogo, fidando che nella sottomissione a quegli insegnamenti si trovi la chiave della perfezione e di una (meritata) benevolenza di Dio. Non a loro, ma ai piccoli il Padre ha rivelato che è giunta la pienezza del tempo, la presenza del Cristo, ai semplici.
L’amore di Dio non si cattura con la diligente o formale osservanza di regole che l’uomo – ci insegna san Paolo – è destinato ad infrangere. La sua benevolenza previene le nostre azioni, ci è offerta senza alcun merito. Possiamo dire che è pura grazia, una grazia che viene da Dio nella sua pienezza trinitaria, dal rapporto d’amore e intima conoscenza fra il Padre e il Figlio.
Forse anche gli studiosi di questa nostra epoca, teologi e filosofi, sono destinati a essere ciechi difronte alla rivelazione? L’inno di Gesù non è una lode alla superficialità o all’ignoranza ma all’essenziale che ci viene offerto per grazia: la comunione con il Padre per mezzo del Figlio.
Il giogo che ci porge Gesù è dunque leggero, perché non si riferisce a una maggiore disciplina ma alla semplicità della relazione con lui. Un legame che non opprime ma ci tiene uniti in comunione.
“Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro.”
Gesù è il vero liberatore. Ci libera dal giogo illusorio del dover “meritare” per poter vedere la salvezza, dal fare delle idee o d’irraggiungibili modelli i nostri idoli. Il ristoro non sta in una nuova legge ma nella sua persona.
Vera rivelazione e vera liberazione è la presenza di Gesù nella nostra vita. Gesù è libertà perché ha fatto quello che nessun uomo avrebbe mai potuto fare, abbassare Dio all’umano: Gesù è pienezza di ciò che è umano. Gesù è rivelazione, perché dona all’umano la comunione con Dio, la familiarità con il Padre.
Occorre solo farlo entrare al cuore della nostra vita.
Diacono Luca Gentili
Unità Pastorale di Vicchio
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 9 Luglio 2023
A proposito dell'autore
L’unione dei Comuni ha indetto un concorso per l’assunzione di due figure amministrative
Piante nuove al parco dell’oratorio di San Piero a Sieve grazie al progetto “Donalberoratorio”
Post collegati
Vicchio, chiude per due settimane il ponte di Trasassi
Approvate all’unanimità le mozioni per togliere la cittadinanza onoraria a Mussolini
Alla professoressa Giuseppina Carla Romby il premio “Giotto e l’Angelico – Una Vita per l’Arte”
Toscana Pride, presenti anche i Comuni di Vicchio e Dicomano
Cerca nel nostro sito
Calendario Eventi
Scarperia, Aperitivo sui Merli
Sagginale, Festa della Birra
Scarperia, Film “La vita accanto”
Sagginale, Festa della Birra
Marradi, Incontro con lo scrittore ed insegnante Enrico Galiano “Vasi da riempire fuochi da accendere”
Scarperia, Film “La vita accanto”
Borgo, Film “Campo di battaglia”
Sagginale, Festa della Birra
Borgo, Film “Cattivissimo Me 4”
Borgo, Film “Campo di battaglia”
Firenzuola, Spettacolo “Un giorno fra gli altri”
Outlet di Barberino, “Goodbye Summer” con Ermal Meta (15/09), Big Mama (21/09), J-AX (28/09)
Sagginale, Festa della Birra
Scarperia, Film “La vita accanto”
Outlet di Barberino, “Goodbye Summer” con Ermal Meta (15/09), Big Mama (21/09), J-AX (28/09)
Scarperia, Aperitivo sui Merli
Outlet di Barberino, “Goodbye Summer” con Ermal Meta (15/09), Big Mama (21/09), J-AX (28/09)
Gli articoli mese per mese