Ex ospedale di Luco, finiti i lavori sul tetto. E si rilancia il “Progetto Studentato”
BORGO SAN LORENZO – Si sono conclusi i lavori per la messa in sicurezza del tetto dell’ex ospedale di Luco di Mugello, il complesso borghigiano che la Regione Toscana ha conferito nel 2018 alla Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino (articolo qui e qui).
L’intervento, necessario per arginare il deterioramento della struttura derivante anche dalle numerose infiltrazioni in copertura, è stato avviato grazie ad un finanziamento della Regione Toscana per un importo di 500mila euro. L’appalto appena concluso ha permesso la rimozione di gran parte del manto ammalorato, il montaggio di una lamiera grecata provvisoria e le demolizioni dei controsoffitti compromessi.
La Fondazione ha affidato anche la progettazione esecutiva per un intervento di consolidamento strutturale dell’intero edificio ed è in attesa di ricevere il parere da parte della Soprintendenza al progetto definitivo; l’intervento prevede il completo recupero statico dell’ex ospedale con opere di consolidamento sismico e il rifacimento completo delle coperture; il costo stimato per l’esecuzione dei lavori è di circa 4 milioni di euro.
Nel frattempo, il Comune di Borgo sta valutando, con la Fondazione, la Regione Toscana, la Soprintendenza e il Genio Civile, le possibili destinazioni d’uso dell’edificio, per consegnare al bene storico quattrocentesco, tutelato dal Ministero della Cultura, una prospettiva di nuova vita e futuro impiego.
La bellissima struttura, che fu prima un monastero camaldolese e poi ospedale dal 1871 fino al 1990, è stata infatti candidata dal Sindaco di Borgo San Lorenzo, con l’appoggio del Sindaco della Città Metropolitana e del Presidente della Regione Toscana ad ospitare uno studentato nell’ambito del progetto promosso dall’Università di Firenze a favore del diritto allo studio.
“Con la conclusione dei lavori da 500mila euro sulla copertura abbiamo dato un po’ di respiro ad una struttura fortemente provata dal passare del tempo – afferma il Sindaco Paolo Omoboni – ma il nostro impegno non deve finire qui. Da anni siamo impegnati nella ricerca di soluzioni che possano garantire un futuro al complesso dell’ex ospedale, missione non facile visti gli alti costi del restauro conservativo dell’immobile. Oltre al progetto esecutivo per l’adeguamento sismico e il rifacimento delle facciate, a disposizione del Maggio, stiamo lavorando con la Regione e la Città Metropolitana per rendere concreta la realizzazione uno studentato. Una soluzione che può essere ottimale sia per le necessità dell’Università che per la vita degli studenti e dei residenti, attraverso un potenziamento del trasporto pubblico di collegamento con la Stazione di Borgo San Lorenzo”.
(Fonte: Ufficio stampa Unione dei Comuni del Mugello – Ilaria Ontanetti)
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 19 marzo 2024
Rieccoci!!!!! Ci risiamo!!!!!
Altra ridicola boutade (ma la parola più appropriata sarebbe un’altra se non fosse parecchio volgare) pre-elettorale dei soliti noti sulla milionesima ipotesi-farsa di destinazione per questa “bellissima struttura”, come viene definita persino nell’articolo sopra (non si sa bene se dall’autore del pezzo o addirittura dall’Ufficio stampa dell’Unione dei Comuni del Mugello).
Talmente “bellissima” dall’averla lasciata quasi cadere letteralmente in pezzi in decenni di incurie, di bugie e di scelte politiche che di questo gioiello storico se ne sono altamente fregate. Basterebbe ricordare la “singolare” donazione della struttura al Maggio Musicale Fiorentino per rinforzarne il patrimonio e quindi evitarne il fallimento, per capire quanto per questi signori sia importante l’ex monastero camaldolese dell’anno 1000.
E adesso, una bella copertura di lamierino (stile pollaio) su parte del tetto e l’ennesimo impegno per i gonzi che ancora ci credono (naturalmente fino alle elezioni…poi l’impegno decade).
Ah, se volete rivedere questi signori basta attendere qualche bella giornata della prossima estate, quando faranno la solita comparsata in frazione, facendo come al solito finta di estasiarsi davanti alla “bellissima” struttura e discutendo sulle mille idee per riportarla a nuova vita, prima di ritrovarsi davanti all’immancabile piatto di tortelli…probabilmente il vero scopo della consueta visitina.