Inaugurato a Marradi il nuovo palazzetto dello sport
MARRADI – Sabato 30 dicembre2023 è stata festa per lo sport Marradese,infatti dopo un lungo restauro è stato riaperto il Palazzetto dello Sport.
Negli ultimi quattro anni era stato oggetto di due importanti interventi di riqualificazione che hanno previsto:l’abbattimento delle barriere architettoniche, il rifacimento dell’impianto di riscaldamento e dell’impianto elettrico, rispondenti alle nuove norme sull’efficientamento energetico, una nuova barriera tra campo e tribuna, l’istallazione di un nuovo tabellone luminoso, la sostituzione del pavimento del campo da gioco: il tutto con un investimento complessivo di oltre 500 mila euro.
La costruzione del Palazzetto risale ai primi anni ’90 durante l’amministrazione presieduta da Rodolfo Ridolfi; in un primo momento non fu accolto benissimo, anche perché andava ad impattare con la bellezza paesaggistica in cui era inserito lo Stadio Comunale, che risale ai primi anni ’70, quando era sindaco l’onorevole Goffredo Nannini ,ma grazie anche alla lungimiranza di quegli Amministratori, ora Marradi può fregiarsi di uno dei palazzetti più qualificati della zona.
E così sabato 30 dicembre, splendente e rinnovato ha riaperto le porte davanti a tante persone e con un significativo gruppo di bambini e ragazzi che da subito hanno preso possesso della parte centrale dedicata al gioco. Il sindaco Tommaso Triberti nell’esprimere la sua soddisfazione ha ringraziato tutti coloro che hanno collaborato al raggiungimento di questo importante traguardo:sono seguiti gli interventi del Presidente del Club Sportivo Culturale,Pieri Andrea,del delegato allo sport per il Comune, Visani Iacopo e Donato, figlio di Francesco Cappelli a cui è stato intestato il Palazzetto.
Nei loro interventi tutti si sono soffermati sul valore di appartenenza a una Comunità, di come sia importante progettare e preparare il futuro delle nuove generazioni.
Il Palazzetto per volontà dell’Amministrazione è stato intestato a Francesco Cappelli, che ci ha lasciato qualche anno fa; era chiamato amichevolmente Cecco e aveva anche un simpatico soprannome, “Bistecca”, che veniva usato con grande affetto, grazie anche al suo carattere allegro e vivace,sempre pronto una risata e una battuta.
Era veramente un marradese “doc”, nato nel 1931, spesso raccontava la durezza vissuta dai marradesi durante gli anni della guerra e con grande commozione ricordava il bombardamento che Marradi subì nel 1944.
Fin da giovanissimo aveva iniziato a lavorare negli uffici comunali e c’era rimasto fino agli anni della pensione. Da sempre amava lo sport ,soprattutto il calcio ,era un grande tifoso fedelissimo al Torino, anche dopo la tragedia di Superga nel 1949, quando tutti i giocatori perirono in un terribile incidente aereo.
Da giovane aveva praticato il calcio con buoni risultati,indossando la maglia da portiere del Marradi. Cecco si è sempre impegnato nell’associazionismo locale, in particolare nel Club Sportivo, dove è stato presidente dal 1962 al 1971,poi negli anni 1975/76/77. In quegli anni moltissime sono state le iniziative per trovare finanziamenti per il gioco del pallone fra i giovani e meno giovani; in particolare i veglioni nel Teatro degli Animosi e alla Pista dei Tigli, dove erano intervenuti anche artisti del calibro di Giorgio Gaber.
Particolarmente significativo nel 1970, insieme a Pierluigi Nieddu, Sergio Triberti e Bruno Rossi fu la progettazione e organizzazione della “Graticola d’Oro”, la sfida fra rioni che per molti anni ha allietato le estati Marradesi e che ancora oggi è rimpianta da molti. Negli anni ‘81/’82 era fra gli organizzatori della mostra dedicata gli artisti Manzù e Greco che per la prima volta dopo tanti anni fecero riaprire le porte del Palazzo Torriani, non ancora restaurato, e così le attività legate anche ad altri sport si sono susseguite una dopo l’altra, avendo sempre Francesco come collaboratore instancabile.
Ciò che tuttavia l’ha veramente contraddistinto è stata la sua passione per il calcio e il suo più grande amore è stato fare “l’allenatore dei ragazzi e della prima squadra”. Questo non gli impediva di essere sempre a bordo campo con il suo linguaggio originale e colorito, fatto di parole italiane e dialettali ad urlare, incitare,sbracciare verso la squadra del Marradi, fatta dal più piccolo atleta dei pulcini o dal calciatore più accreditato della prima squadra.
Questo era Francesco, generoso e altruista e così ce lo ricorderemo, sempre pieno di entusiasmo: quell’entusiasmo che auguriamo a tutti i bambini e i ragazzi che potranno allenarsi e giocare nel palazzetto rinnovato e a lui dedicato.
Fedora Anforti
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 31 Dicembre 2023