This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.
- Home
- Archivio
- Iniziative
- Idee
- Nel territorio
- CHI SIAMO
- Dai lettori
- Annunci
- Le Aziende del Mugello
- Le rubriche degli esperti
RIFLESSIONI SUL VANGELO – Marta, Maria e Lazzaro, amici della Resurrezione e della vita!
N. Froment, La Risurrezione di Lazzaro, da Bosco ai Frati, sec. XV
MUGELLO – I sacerdoti e i diaconi del Vicariato del Mugello, a turno, propongono una riflessione tratta dalle letture della Messa domenicale. Oggi è la volta di Don Daniele Centorbi, pievano di San Piero a Sieve. Che commenta la resurrezione di Lazzaro (qui il testo).
Questo brano ha tante letture, tante suggestioni bellissime, la morte e la vita che si uniscono, che non esistono l’una senza l’altra, La vita che vince, la resurrezione che esiste, e l’incontro con Cristo che ti permette di passare dalla morte alla vita e di sentire tutta la forza dell’amore del Signore…
Lazzaro, Maria, Marta e tutti i personaggi di questo passo ci fanno entrare nel mistero sperimentando che è con la fiducia nel Suo amore che possiamo vivere appieno. Gesù lascia che Marta e Maria, a loro modo, esprimano il proprio dolore e lo vive con loro, piangendo, commuovendosi nel profondo. Nello stesso gesto è uomo pienamente, nel dolore, nella sofferenza per la perdita di un amico, per il dolore della famiglia, ci sta in quel dolore, partecipa, soffre da uomo e da amico fraterno, ed è pienamente Dio, vita che vince la morte. Lascia che Marta e Maria abbiano slanci di grande dolore e di grande fede, lasciamo allora che risuoni anche in noi quella domanda “tu credi?”, quando siamo nella gioia e quando siamo nel dolore, e facciamo nostre le parole di Marta, “sì, Signore, io credo” e quelle di Maria “signore tu sei la resurrezione e la vita”.
Sono parole che arrivano nel momento di maggior dolore, prima della chiamata di Lazzaro da parte di Gesù, prima dell’epilogo della vicenda.
E allora davvero che questa domenica, questo Vangelo, sia per tutti noi un anticipo, una sfida a buttarsi con fiducia nella ricerca di questo Signore che si pone davanti a noi…. O… meglio, un sfida a lasciarsi raggiungere da lui in tutte le nostre realtà, fossero anche realtà di morte, perché noi magari abbiamo paura, ma lui no.
Non ha paura di morire e non ha paura di piangere. Sa mischiarsi e compromettersi con noi, figli e fratelli, sulla nostra stessa umana sensibilità… e sa fare la domanda giusta. Sa prenderci per mano come prende per mano Marta e Maria, abbracciando il loro dolore e la loro accusa senza sminuire niente, senza offendersi.
Facciamo nostro anche il cambio di prospettiva: il Signore non se ne va, resta lì vicino, chiediamogli allora di saper fare altrettanto:
Fa’ o Signore che io abbia il coraggio di rimanere con te!
Don Daniele Centorbi
Pievano di San Piero a Sieve
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 26 marzo 2023
A proposito dell'autore
Torna il Treno di Dante, da aprile a novembre sulle orme del Poeta
Max Mugelli inizia con il piede giusto: a Valencia è subito podio
Cerca nel nostro sito
Calendario Eventi
Borgo, Film “Rapito”
Borgo, Film “Rapito”
Gli articoli mese per mese